Il giallo di Nada Cella è stato affrontato nel corso della trasmissione Chi l’ha visto. Un giallo che, come ricordato dalla padrona di casa, ricorda sotto certi aspetti quello del delitto di Via Poma. C’è una novità importante nel caso in quanto l’inchiesta è stata riaperta: sotto la lente degli inquirenti della procura di Genova ci sarebbero alcuni reperti trovati sulla scena del crimine, ovvero Dna maschili e femminili trovati sugli indumenti della giovane e sulla sedia dell’ufficio dove è stata uccisa. I nuovi reperti sono stati nuovamente analizzati e potrebbero dare un’identità di chi ha commesso il terribile omicidio. La madre di Nada, dopo 25 anni ancora non conosce la verità sulla morte della figlia: “Ogni tanto arrivava a casa col mazzo di fiori”, ricorda l’anziana donna, “i sentimenti non li esprimeva molto apertamente ma noi ci capivamo”.
Nada Cella aveva 24 anni quando fu uccisa nello studio di un commercialista in cui lavorava come segretaria, in pieno centro a Chiavari, il 6 maggio 1996. La madre Silvana faceva all’epoca la bidella: “Quella mattina mi ha detto ‘ti accompagno’ e mi ha portato giù lei”. Poi sarebbe tornata a casa, avrebbe lasciato l’auto ed avrebbe preso la bici per recarsi al lavoro. Arriva in ufficio prima del previsto, come raccontato dal suo datore di lavoro, il dottor Soracco: “L’orario di lavoro cominciava alle 9 fino alle 13 e quella mattina sembra sia arrivata prima delle 8 perché il computer risulta acceso dalle 7.51”, svela. Lavora per circa un’ora fino a quando intorno alle 9.00 l’inquilino dell’appartamento accanto sente un tonfo, poi il rumore di un oggetto che colpisce il pavimento e quello dei passi frettolosi sulle scale.
OMICIDIO NADA CELLA VERSO LA SVOLTA?
Dieci minuti dopo il datore di lavoro di Nada Cellla scende in ufficio: “Entrando ho notato la luce accesa nell’ingresso, sono entrato nella mia stanza per appoggiare quello che avevo in mano sulla scrivania. Sento suonare il telefono ma Nada non mi ha passato la telefonata, ho risposto io ma dall’altro capo del telefono non c’era nessuno”. L’uomo è allora andato nella stanza di Nada e si è trovato di fronte la scena choc: la ragazza è in una pozza di sangue. “Non ho pensato certo ad una aggressione, era l’ultimo dei miei pensieri e non c’era nulla fuori posto”, ha spiegato l’uomo. “Pensavo più ad un incidente”, ha aggiunto. Quindi avrebbe chiamato i soccorsi perchè Nada è ancora viva ma poche ore dopo muore. Intanto la mamma di Soracco si precipita a pulire le scale. “E’ una leggenda metropolitana”, dice il figlio a Chi l’ha visto, “in quanto è avvenuta dopo che Nada è stata portata via sulla barella”. “Nessuno ha toccato nulla nella stanza di Nada”, ha aggiunto. L’uomo fu sospettato di aver ucciso Nada ma la sua posizione fu poi archiviata. Entrarono nell’inchiesta anche altre persone ma poi tutto fu archiviato.
Ma chi ha colpito alla testa con violenza Nada? “La persona che è stata ha rischiato molto, è stato molto fortunato a non incontrare nessuno”, ha aggiunto l’uomo. Tra gli altri misteri anche la donna estranea vista uscire dal palazzo dalla donna delle pulizie che a Chi l’ha visto ha spiegato: “Io conoscevo tutti quelli che abitavano nel palazzo, lei non l’avevo mai vista”. Quando la donna misteriosa uscì dal palazzo Nada non era ancora arrivata, ma chi era? E’ possibile ipotizzare che l’assassina sia stata una donna per gelosia nei confronti del suo rapporto con Soracco? “Ho sentito che c’era una persona interessata a me ma io son caduto dalle nuvole”, ha commentato l’ex datore di lavoro. Questa donna dopo l’omicidio di Nada sarebbe andata via da Chiavari. Infine sarebbe giunta in procura una lettera anonima che potrebbe finalmente fornire una svolta nel giallo.