Nazario Degl’Innocenti (noto come Nazario Cerrai), 94 anni, è stato trovato morto nei giorni scorsi a Livorno, nel suo letto (era il 27 agosto, ndr). Si trattava di un autotrasportatore, di un vedovo, che, però, da 15 anni aveva ritrovato la sua Olga, un amore passato, con cui andava a ballare e si teneva compagnia. In tutto il quartiere, tra lo sgomento generale, il signor Nazario viene ricordato come un giovanotto, che andava a fare la spesa in autonomia e guidava.
A trovare il suo corpo esanime è stato Marco, figlio della sua compagna: i carabinieri, intervenuti sul posto con il 118, hanno capito immediatamente che qualcosa non andava. Nessun segno di scasso alla porta, l’unica stanza messa a soqquadro era il bagno. Evidentemente, è entrato qualcuno e c’era stata una colluttazione. Stando alle indagini condotte dai carabinieri, a ucciderlo potrebbero essere stati la sua ex badante, Ilenia Ricci, 49 anni, e il suo compagno operaio, 46 anni.
OMICIDIO NAZARIO DEGL’INNOCENTI: ARRESTATE DUE PERSONE
A tradire questi ultimi sarebbero stati alcuni messaggi vocali che si erano scambiati per piazzare la refurtiva sottratta dall’abitazione. Dunque, si sarebbe trattato di un furto finito male. Su ordine della Procura di Livorno, che ha diretto le indagini, in seguito all’ordinanza emessa dal Gip i due conviventi sono stati arrestati, in quanto ritenuti responsabili di omicidio volontario, di rapina aggravata e di furto aggravato.
In un primo momento si era pensato ad un decesso per cause naturali, poi, come detto, i carabinieri hanno cominciato a repertare alcuni indizi, acquisendo elementi fondamentali per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Anche l’esame preliminare sulla scena del crimine da parte del medico legale ha fornito conferme sulla morte presumibilmente violenta del 94enne. In base a quanto riferito nel corso della puntata di martedì 7 settembre 2021 di “Estate in Diretta”, i due conviventi avrebbero approfittato dello stretto rapporto di confidenza e di amicizia con la vittima, entrando indisturbati in casa. I due sono stati condotti rispettivamente alla casa circondariale le Sughere di Livorno e alla sezione femminile del Don Bosco di Pisa.