Storie Italiane ha avuto ospite stamane il papà di Niccolò Ciatti, dopo la condanna in via definitiva di ieri a Bissoultanov: “Sono quasi sette anni che abbiamo perso Niccolò – spiega il padre affranto – senza nessun motivo, stava semplicemente ballando e da quel giorno sembra impossibile noi combattiamo perchè dobbiamo dare giustizia a Niccolò. Abbiamo affrontato un processo in Spagna e uno in Italia, siamo riusciti ad avere una conferma della condanna, seppur minima, a 23 anni di pena detentiva, è un primo punto. Questo è successo ieri in Cassazione dopo il ricorso dell’avvocato dell’imputato ritenuto inammissibile”.
“A questo punto serve che Bissoultanov, riconosciuto colpevole, sconti la sua pena – ha proseguito – visto che in questo momento purtroppo l’unica persona che sta scontando la pena, una pena incredibile, è mia figlio, che da quel giorno andiamo a trovare nell’ultimo posto in cui un genitore deve andare. Lui era un ragazzo semplice, normalissimo, aveva la sua vita davanti, sapeva cosa voleva fare, quella sera voleva solo divertirsi in discoteca e niente di più, non andava a cercare di picchiare come han fatto quei tre ceceni che l’han massacrato e nessuno ha fatto niente”.
OMICIDIO NICCOLÒ CIATTI: “QUEL MALEDETTO CALCIO…”
E ancora: “Sarebbe bastato davvero poco, che qualcuno si fosse avvicinato per impedire quel maledetto calcio come sarebbe bastato che Bissoultanov si sarebbe fermato. Lui è un esperto di arti marziali, di MMA e lotta greco romana. E’ stato dimostrato che questo è il colpo più violento e forte che il corpo umano può esprimere. Quel calcio l’ha dato per uccidere, non era una casualità, c’era la volontà di farlo”.
“E’ stato riconosciuto l’omicidio volontario – ha continuato – in ogni caso tutti i punti dell’avvocato dell’imputato sono stati distrutti, la procuratrice generale ha fatto un percorso perfetto. L’assassino credo abbia 4 anni più di Niccolò, quindi 32 credo, lui è scappato da Girona da quasi un anno e mezzo, il giudice di Girona dopo un verdetto in cui veniva riconosciuto l’omicidio volontario aggravato, l’ha lasciato libero un mese.
OMICIDIO NICCOLÒ CIATTI: “BISSOULTANOV ERA GIÀ SCAPPATO NEL 2021…”
Il papà di Niccolò Ciatti ha aggiunto: “In Germania nel 2021 fu bloccato alla frontiera, non sapeva del mandato di cattura internazionale, mentre questa volta ha organizzato il tutto per fuggire e ci è riuscito tranquillamente. Noi avremmo fatto presente che lui sarebbe scappato visto che lo aveva già fatto, sapeva della condanna da un minimo di 15 fino a 25 anni, non parliamo di un bravo ragazzo, parliamo di una persona con dei precedenti penali, sappiamo ciò che aveva fatto, quindi era semplicissimo capire che avrebbe tentato la fuga”.
Il papà di Niccolò Ciatti aggiunge: “Noi chiediamo che si vada avanti, si deve continuare il percorso affinchè chi commette un crimine del genere sconti la sua pena, altrimenti tutto ciò che è stato fatto non serve a nulla. Devo ringraziare Storie Italiane, trasmissioni come queste ci hanno consentito di far sentire la nostra voce, credo che in Italia sia importante che ci si occupi di questi casi, questa volta la giustizia italiana ha risposto”.