Emergono dei dettagli inquietanti in merito al caso di omicidio e di tentato omicidio avvenuto negli scorsi giorni a San Martino di Lupari (Padova), dove una donna di 84 anni è morta, e il marito di 89 è in fin di vita. Sotto indagine la figlia della coppia, la 51enne Diletta Miatello, e secondo quanto riferisce Il Gazzettino pare che la stessa abbia spaccato la testa ai genitori con dei vasi di ceramica, per poi massacrare mamma e papà con dei cocci taglienti. Non è ben chiaro quale sia il movente ma sempre il quotidiano del nord est parla di continue richieste finanziarie a cui gli anziani signori avrebbero detto no. I contrasti in famiglia sarebbero confermati anche dai vicini di casa e sempre legati all’aspetto economico, così come confermato anche dai carabinieri di Cittadella.
“La donna . Scrive TgCom24.it – assistita dall’avvocato padovano Elisabetta Costa, chiedeva continuamente soldi che i familiari, in possesso delle rispettive modeste pensioni, non potevano darle”. Sulla vicenda si è espressa poi la collaboratrice domestica che aiutava i due anziani a tenere la casa in ordine: “Il signor Giorgio aveva difficoltà a camminare a causa di un infortunio in casa e non è riuscito a prelevare denaro contante. Lo avrebbe dovuto portare l’altra figlia, Chiara. Quando Diletta ha capito che i genitori non potevano darle i soldi ha perso la testa”.
OMICIDIO PADOVA, L’OMICIDIO NELLA NOTRE FRA IL 26 E IL 27 DICEMBRE
Diletta Miatello avrebbe ucciso i genitori fra la sera del 26 dicembre e il mattino del 27, poi alle ore 8:00 sarebbe giunta la colf a cui però la 51enne avrebbe detto di non entrare in casa sostenendo che la madre e il padre “stavano ancora riposando”. Alle ore 13:00 sarebbe poi arrivata Chiara, sorella dell’indagata, che avrebbe scoperto i cadaveri. Nel fratello Diletta era in un albergo dove sarebbe rimasta due giorni, il tempo per costruire, secondo gli inquirenti, un piano di fuga. Va comunque detto che fino ad oggi la principale indiziata non ha ammesso alcun delitto, chiudendosi in un mutismo.
“Se Diletta Miatello mi avesse fatto entrare – ha aggiunti la colf – sono certa avrebbe ucciso anche me. Dopo quello che è avvenuto sarebbe andata così. C’erano dei problemi in casa, ma non avrei mai pensato si potesse arrivare a una cosa del genere”. E ancora: “Diletta? Fredda, glaciale, pochissime parole, un saluto, e poi quando c’ero io lei se ne stava nella sua parte di abitazione. So che era in cura, spesso non andava alle sedute, dormiva molto di giorno. Non c’erano mai state violenze fisiche, verbali sì. A volte sono intervenuti ambulanza e carabinieri, una volta ero presente.”.