Per i tre gradi di giudizio, Innocent Oseghale è l’assassino di Pamela Mastropietro ma adesso dovrà esserci un nuovo processo d’Appello bis limitatamente all’aggravante della violenza sessuale. “E’ una sentenza che ci lascia l’amaro in bocca, oggi speravano oggi arrivasse la parola fine”, ha commentato l’avvocato Marco Valerio Verni, difensore della famiglia di Pamela Mastropietro, che ha concluso, come riferisce TgCom24: “L’annullamento con rinvio a Perugia per l’accusa di violenza sessuale rischia di portare a una riduzione della pena e ciò ci dispiace e amareggia”.



Sebbene la Cassazione abbia confermato la condanna a carico di Oseghale per l’omicidio della 18enne, l’avvocato Umberto Gramenzi, che con il collega Simone Matraxia difende il 32enne imputato nel processo, all’Ansa ha fatto chiarezza: “Se a Perugia non verrà ritenuta sussistente l’aggravante della violenza sessuale, la pena potrebbe scendere a 30 anni. I giudici della Cassazione hanno annullato la condanna solo nella parte relativa alla circostanza dell’aggravante della violenza sessuale che dovrà essere di nuovo presa in esame dalla Corte d’Appello di Perugia alla quale sono stati inviati gli atti”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



Pamela Mastropietro, Cassazione conferma condanna a Oseghale

E’ giunta nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 23 febbraio, la sentenza della Cassazione sull’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio 2018 a Macerata. I giudici del terzo grado hanno confermato la condanna all’ergastolo a carico di Innocent Oseghale, il pusher 32enne nigeriano. Tuttavia, come riferisce La Repubblica, la Suprema Corte ha annullato la sentenza d’Appello in merito al reato di violenza sessuale e su questo punto ha disposto un nuovo processo d’Appello-bis che avrà luogo a Perugia.



Una decisione, quella presa dagli ermellini, che ha visibilmente scosso la madre di Pamela, Alessandra Verni, presente durante la lettura del dispositivo e che allontanandosi dalla Cassazione ha urlato: “Sono 4 anni che aspetto giustizia”. “Ammazzano, violentano, fanno a pezzi, e lo Stato italiano non fa nulla!”, ha tuonato ancora la donna fuori dal Palazzo di Giustizia, gridando in lacrime contro fotografi e telecamere.

Omicidio Pamela Mastropietro: condanna definitiva dopo Appello-bis per stupro

Anche la Cassazione, dunque, ha ritenuto Oseghale colpevole dell’omicidio della giovane Pamela Mastropietro ma il caso non si è ancora chiuso definitivamente. La pena definitiva nei confronti dell’uomo, infatti, arriverà solo in seguito all’esito del nuovo processo d’Appello disposto dalla Suprema Corte in riferimento alla sola ipotesi di reato per stupro.

Se i giudici del secondo grado di Perugia, dove l’Appello bis avrà luogo, dovessero ritenere il 32enne nigeriano non responsabile dello stupro nei confronti della vittima, la pena finale potrebbe discostare da quella dell’ergastolo inflitta dalla Corte d’Assise d’Appello di Ancona ed attualmente confermata in Cassazione. Da qui la rabbia della madre di Pamela supportata dai numerosi amici e parenti i quali hanno atteso con trepidazione la decisione del terzo grado fuori dal Palazzo di Giustizia. Nel 2019 Oseghale era stato condannato al carcere a vita al termine del primo grado, da parte del tribunale di Macerata accontentando così le richieste della padre di Pamela che aveva detto di aspettarsi “il massimo della pena per il carnefice di mia figlia, e mi aspetto che le istituzioni si mettano una mano sulla coscienza per riaprire le indagini sui complici di Oseghale”.