E’ stato trovato pochi giorni fa il corpo di Peter Neumair, il papà di Benno, nonché il marito di Laura Perselli, ucciso da mesi dal figlio e poi gettato nel fiume Adige. Il cadavere è stato cercato a lungo dai vigili del fuoco e dai carabinieri, fino a che un passante non l’ha notato in provincia di Trento, a circa una cinquantina di chilometri dal ponte di Bolzano da cui lo stesso era stato gettato. Oggi Storie Italiane, programma di Rai Uno, è tornato ad occuparsi del caso, e l’inviato Maurizio Ricordari ha intervistato i fratelli di Peter, Gunther e Michela, che per la prima volta hanno parlato davanti alle telecamere: “Siamo contenti che ci è stata data questa possibilità di salutare ancora nostro fratello prima dell’autopsia – le parole di Michela Neumair – e questo è un passo in più verso, non dico una conclusione, ma possiamo forse incominciare ad avere il nostro lutto”.
Quindi Michela ha aggiunto: “Ringraziamo ancora tutti coloro che hanno aiutato in queste ricerche, alla fine è stato trovato quasi per caso, siamo contenti di questo e speriamo di poter fare un funerale quanto prima per Laura e Peter insieme”. Nessuna parola invece da Gunther che si è limitato a dire un cordiale “Grazie”.
PETER NEUMAIR, LE PAROLE DI MICHELA E GUNTHER. GIOVANNI TERZI: “COSA SUCCEDE AI GIOVANI?”
Giovanni Terzi è stato interpellato da Eleonora Daniele sul caso di Benno Neumair, ma anche sui numerosi ed efferati omicidi commessi dai giovani in questi ultimi giorni: “Si può arrivare ad odiare così tanto i genitori? Vedo che c’è un mondo in cui i giovani trovano sempre più difficoltà a vivere – le parole del giornalista de IlGiornale, compagno di Simona Ventura – che cosa sta succedendo ai giovani? Quali sono le mancanze di noi genitori nel portare avanti l’educazione dei nostri ragazzi, non mi sollevo da responsabilità. Da una parte abbiamo un ragazzo che ha chiamato il 118, (Marco Eletti, concorrente Eredità che ha ucciso il padre ndr), ed è in qualche modo il rientro alla realtà, dall’altra parte abbiamo uno che è scappato, che ha cercato di dissuadere la giustizia, ha omesso tante cose. Sono due comportamenti differenti, c’è il tema dei soldi, la libertà, di non poter fare quello che vogliono, ci sono comuni denominatori e altri episodi differenti, uno è reo confesso mentre l’altro ha tenuto in scacco l’azione della polizia giudiziaria e degli inquirenti. Benno non è mai entrato nella realtà o ha cercato di costruire qualcosa di diverso?”.