Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, a Quarto Grado, è tornata a parlare dell’omicidio avvenuto nello stabile di Via del Ciclamino a Rimini. “Io non mi sento più tranquilla. Il complesso è composto da tante palazzine, la maggior parte comunicanti. Chiunque può entrare e uscire senza che nessuno se ne accorga. Ciò che è successo a mia suocera è gravissimo e qualcuno è il colpevole. Io a volte sono dovuta scendere in garage, ma adesso non lo faccio più quando non c’è la luce del sole. L’effetto è forte, dato che ho trovato io il corpo”, ha ammesso.



Il rinvenimento del cadavere è avvenuto la mattina del 4 ottobre. “L’unica luce era quella che avevo procurato io aprendo il garage, per il resto era buio totale. Ho provato a tastoni ad andare alla luce, ma non si accendeva. Vedevo le cose più vicine a me, non di certo il viso. Quando è arrivato il ragazzo del primo piano, cercava di fare luce ma è rimasto molto indietro. Non riuscivo a vedere. Dopo un po’ ha puntato la torcia nella maniera giusta e ho visto il volto di Pierina. È stato drammatico. Io credo che l’assassino sia fuori dal palazzo e non credo di conoscerlo”. 



Omicidio Pierina, Manuela: “Mai uno screzio”. La pista dei testimoni di Geova

Il mattino successivo all’omicidio di Pierina Paganelli, la nuora Manuela Bianchi si sarebbe dovuta recare a un incontro individuale con i testimoni di Geova. Il colloquio tuttavia saltò. “Dovevamo parlare del momento difficile che stavo affrontando, con mio marito Giuliano ricoverato e altri problemi. In quei giorni erano stati un sostegno emotivo e spirituale, una famiglia. Il giorno stesso però uno degli anziani lo ha annullato per motivi suoi personali. Non ho contezza del fatto che Pierina dovesse testimoniare con loro contro di me. Ho chiesto ad un anziano e mi ha confermato che non è vero. Mia suocera non sapeva dell’incontro che avevamo in programma, sono conversazioni personali”, ha assicurato.



E sul rapporto con la vittima: “Io sono entrata in questa famiglia quando avevo 15 anni, nel momento in cui è morta mia mamma. Io già le prime volte dicevo che se non mi fossi sposata con mio marito perché lo amavo, lo avrei fatto per la mamma che aveva. All’inizio era tutto perfetto, poi man mano si conoscono i difetti e i pregi di ognuno. Noi però siamo sempre andate d’accordo, non c’è mai stato uno screzio. Per diversi anni abbiamo anche lavorato insieme al mercato. Un allontanamento e un raffreddamento dei rapporti c’è stato negli ultimi 6 mesi e ha provocato dolore a entrambe. Non possiamo purtroppo parlarne, ma so che ci rivedremo un giorno. Aspetto di incontrare lei e mia mamma”, ha concluso.