Per Davide Barzan, consulente di Manuela Bianchi, non vi sono dubbi in merito all’omicidio Pierina Paganelli: è stato Louis Dassilva. Se ne è parlato stamane negli studi di Storie Italiane, noto talk in diretta su Rai Uno, dove appunto il legale è stato in collegamento video. Il focus è stato sul famoso video della telecamera nascosta presso la farmacia presente nel complesso del condominio dove è avvenuto l’omicidio Pierina Paganelli che per Barzan rappresenta la pistola fumante.



“Il video delle 22:16 per la procura è la prova fumante, soprattutto il movimento della spalla e l’andatura claudicante, quella telecamera era nascosta e nessuno si poteva immaginare la presenza sulla scena del crimine, è determinante in quel momento”. Barzan ha proseguito in merito alle tempistiche dell’omicidio e a quanto dichiarato in procura dagli interrogati: “Non è ritenuto credibile l’alibi di Louis Dassilva al punto che dieci mesi dopo il pubblico ministero ha richiesto una misura cautelare nei confronti dello stesso, poi confermata in Riesame”.



OMICIDIO PIERINA PAGANELLI: “L’ALIBI NON REGGE…”

E ancora: “In una delle prime sit di Dassilva è lo stesso Loui sche afferma che la moglie è andata a dormire alle 21 e non alle 21:55 quindi è scritto nero su bianco, inoltre l’uomo nelle immagini è Dassilva e non vi è alcun dubbio, vi è una pluralità di elementi raccolti, come ad esempio il fatto che si tratti di una persona non caucasica con la pelle scura, la corporatura, la deambulazione e la flessione della spalla destra, si riscontra una simmetria e anche una zoppia da fuga”. Negli ultimi giorni un altro residente della zona ha detto di identificarsi in quel video, ma non l’ha mai confermato in via ufficiale, e a riguardo Davide Barzan ha precisato: “Ricordiamo che la persona ascoltata in procura indicata dalla difesa di Dassilva ha negato che fosse lui anche se l’ha confermato ad alcuni giornalisti, è importante significarlo perchè non è che il pm si è alzato dopo 10 mesi ed ha deciso di di arrestare Dassilva”.



OMICIDIO PIERINA PAGANELLI: “SE SOVRAPPONIAMO LE MAGLIETTE..”

Barzan ha proseguito: “Se andiamo a sovrapporre le magliette non ci sono dubbi, la scritta è più similare a quella di Dassilva, quindi diciamo che la procura si è inventata una perizia verso Dassilva? Io conosco la serietà del pubblico ministero procedente di Rimini e vi posso dire che ci sono oltre 5.000 pagine di inchieste, è stata fatta una indagine molto complessa con indizi molto gravi”.

In studio a Storie Italiane comunque non tutti sono d’accordo con la disamina di Davide Barzan, soprattutto sul famoso video della farmacia che al momento rappresenta appunto la prova principale in mano alla procura circa l’omicidio Pierina Paganelli. Ricordiamo inoltre che chi indaga avrebbe scoperto anche il movente del delitto, ovvero, l’amore clandestino fra Louis Dassilva e Manuela Bianchi, quest’ultima, nuora di Pierina Paganelli. Il caso sta appassionando milioni di italiani e anche in studio a Storie Italiane gli animi si sono scaldati in particolare fra Samantha De Grenet e Davide Barzan, con la prima che si è sentita offesa dopo le parole dell’avvocato: “Lei fa lo show in tv invece che stare nelle aule di tribunale…”, poi il caso è rientrato grazie alla mediazione di Eleonora Daniele e grazie alle parole della De Grenet: “Non sono una ragazzina, sono qui per esprimere il mio pensiero!”.