Nel complicato caso relativo all’omicidio Pierina Paganelli, al centro anche della puntata di oggi di Domenica In, spunta un altro giallo, quello dell’uomo misterioso ripreso dalle telecamere di videosorveglianza alle ore 22:17 la sera del delitto. Per la procura di Rimini si tratta di Louis Dassilva, unico indagato finito in carcere con l’accusa di aver ucciso l’anziana donna, invece per la difesa si tratta di un altro uomo, un operaio che abita a poche centinaia di metri da via del Ciclamino e che quella sera, uscendo da un bar, è tornato a casa passando proprio dal tunnel e sfilando davanti alla telecamera (quindi non avrebbe comunque nulla a che fare con l’omicidio Pierina Paganelli).
Rintracciato da Quarto Grado, l’uomo si è riconosciuto nelle immagini che gli sono state mostrate dal programma. «Sicuramente sono io ragazzi», ha dichiarato all’inviato. «Sì, la borsa termica che gli do io…», ha confermato la moglie visionando lo stesso filmato. In Questura, però, l’operaio si sarebbe riconosciuto in immagini diverse da quella incriminata ed è inoltre molto più basso di Louis Dassilva, e quella sera non indossava un copricapo, quindi non poteva essere lui. Per la difesa, dunque, quel video non dimostra che l’uomo ripreso sia l’indagato.
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, IL GIALLO DEL VIDEO
Sull’uomo misterioso si è soffermata a Quarto Grado la criminologa Roberta Bruzzone, che è consulente della difesa nel caso dell’omicidio Pierina Paganelli: «Noi abbiamo fatto un’analisi dettagliata di tutte le testimonianze di tutte le persone sentite dalla procura e ci siamo resi conto che in effetti c’era una persona che tornava a casa a quell’ora, in base alla testimonianza della moglie di questa persona che non era mai stata sentita nell’ambito dell’inchiesta».
La consulente ha spiegato che l’uomo è stato individuato, ma comunque verrà chiesta una copia della puntata per fare chiarezza su questa vicenda: «Dal nostro modo di vedere, l’orario di rientro e il percorso sono compatibili. Noi abbiamo fatto quest’ipotesi: potrebbe essere lui, non Louis Dassilva. La moglie ha confermato che era tornata a casa prima del marito».
L’IPOTESI DI BRUZZONE SULL’ASSASSINO DI PIERINA PAGANELLI
Per quanto riguarda l’autore dell’omicidio Pierina Paganelli, Bruzzone sveste i panni della consulente della difesa per limitarsi a fornire un’opinione da criminologa: «Abbiamo a che fare con un delitto commesso in maniera molto violenta, con molteplici colpi, la vittima non ha avuto alcuna chance di potersi difendere, è stata colpita alla sprovvista, di sorpresa, alla fine di questo brutale omicidio si percepisce un gemito maschile di gratificazione, questo mi porta a ipotizzare un odio profondo, un rancore veramente importante a carico di questa donna».