Arrivano nuovi importanti aggiornamenti in merito all’omicidio Pierina Paganelli e alle indagini in corso per sbrogliare il giallo dello scorso ottobre, quando la 78enne venne uccisa davanti al garage di casa in quel di Rimini, presso i condomini di via del ciclamino. Come riferito nelle ultime ore, ed è ormai di dominio pubblico, gli inquirenti hanno rinvenuto delle tracce di dna sulla borsa di Pierina e sul suo tablet che sarebbero maschili.



Non vi è ancora l’identità, quindi non è certo che siano di Louis Dassilva, al momento in carcere per l’omicidio Pierina Paganelli, certo è che le indagini sembrerebbero spingersi verso una sola direzione, anche se lo stesso 34enne senegalese continua a dichiararsi innocente, dicendo di essere stato incastrato. Le indiscrezioni sarebbero emerse dopo una prima analisi effettuata dai laboratori dell’istituto di genetica di Tor Vergata, a cui sono stati appunto affidati i vari reperti sequestrati dalle forze dell’ordine negli ultimi giorni.



OMICIDIO PIERINA PAGANELLI: IL CERCHIO SI STA CHIUDENDO?

L’Ansa ha precisato che il materiale genetico è presente in quantità molto ridotta, ma basterebbe comunque agli inquirenti per stabilire che abbia origini maschili. Se quelle tracce corrispondessero a quelle di Lous Dassilva, a quel punto il giallo dell’omicidio Pierina Paganelli potrebbe vedere la parola fine. Coloro che indagano ritengono infatti compatibili le famose immagini delle telecamere della farmacia in cui si vede un uomo alto di origini probabilmente africane, e l’unico cittadino “di colore” presente nei condomini di via Ciclamino è appunto Louis Dassilva.



Ci sarebbe poi il giallo della lettera di scuse scritta dallo stesso arrestato alla moglie Valeria, ma soprattutto ci sarebbe il movente, visto che per gli inquirenti il ragazzo originario del Senegal avrebbe ucciso Pierina Paganelli in quanto quest’ultima avrebbe scoperto la relazione extraconiugale fra lo stesso e la nuora Manuela Bianchi.

OMICIDIO PIERINA PAGANELLI: LOUIS DASSILVA SI È SENTITO MINACCIATO?

Ricordiamo che la vittima, così come Manuela, appartenevano alla Chiesa dei Testimoni di Geova, che non ammette assolutamente tradimento fra i coniugi, di conseguenza, se la notizia fosse emersa, sarebbe stato un gravissimo smacco per Manuela. Bisogna capire se il movente “reggerà”: possibile che Louis Dassilva si sia sentito minacciato e sia arrivato addirittura ad uccidere per tacere il suo presunto tradimento? Stando a quanto scrive Oggi la risposta potrebbe essere affermativa visto che la vittima pare avesse minacciato di portare Manuela davanti agli anziani.

La sensazione è che chi indaga sia ormai vicino alla conclusione soprattutto se il dna ritrovato dovesse corrispondere a quello di Louis. Resterà infine da chiarire l’eventuale posizione di Manuela qualora Dassilva venisse “smascherato”: era all’oscuro di tutto? Ed inoltre, l’eventuale omicidio Pierina Paganelli è stato programmato o solo d’impeto? Tutte domande a cui si sta cercando di trovare una risposta, ma piano piano tutti i pezzi del puzzle stanno andando nella loro giusta collocazione.