Omicidio Pierina Paganelli: la figlia Chiara Saponi, insieme alla famiglia sempre un passo indietro rispetto al clamore mediatico intorno alla morte della madre 78enne, interviene sul caso attraverso i microfoni dell’ANSA per chiedere che si smetta di versare fango sulla sua memoria e parla anche dell’assassino. Secondo la Procura di Rimini, a uccidere Pierina Paganelli sarebbe stato il vicino di casa senegalese Louis Dassilva, amante della nuora Manuela Bianchi (moglie del figlio Giuliano Saponi) e unico indagato nell’inchiesta sul delitto. L’uomo si trova in carcere dal 16 luglio scorso e si è sempre detto estraneo ai fatti contestati.



Mentre gli inquirenti cercano di blindare l’accusa a carico del 34enne, il cui alibi sostenuto dalla moglie Valeria Bartolucci sarebbe ritenuto inconsistente dagli investigatori, la figlia della vittima sottolinea il suo dolore: “Quello che mi fa più soffrire è quando parlano male di nostra madre che non si può più difendere. Non parlate male di lei, è una stretta al cuore ancora più forte“.



Omicidio Pierina Paganelli: la figlia Chiara Saponi parla del killer

Chi ha ucciso Pierina Paganelli, ha dichiarato la figlia Chiara Saponi, “è un vigliacco“: “Ha aggredito al buio una donna anziana che non ha potuto difendersi. Voglio che la persona che ha tolto la luce dagli occhi di mia madre ne risponda alla giustizia“. Pierina Paganelli è stata uccisa la sera del 3 ottobre 2023 nell’area sotterranea dei garage del palazzo di via del Ciclamino dove viveva, a Rimini. Un caso che finora, nonostante l’arresto di Louis Dassilva, non ha mai smesso di riservare nuovi spunti di sospetto e interrogativi. L’assassino della 78enne ha agito con ferocia e rapidità, sferrando alla vittima 29 coltellate e ricomponendo poi la scena del crimine come a far intendere un tentativo di violenza sessuale. Un depistaggio, secondo chi indaga, perché l’efferatezza del delitto irrobustisce, su tutte, l’ipotesi di un movente legato ad un forte odio nei confronti della donna.



Mi domando a questo punto – ha aggiunto Chiara Saponi – come si può arrivare ad uccidere una donna di quasi 80 anni, una signora che si preoccupava per il figlio e per come andava in famiglia? Mia mamma era una donna a cui piaceva mettere le cose in chiaro, nel senso che a lei non bastava sentire una sola campana (…). Quando c’era un problema, lei voleva sentire le due versioni (…). Farla passare come una pettegola, come un’impicciona nella vita di coppia dei figli è ingiusto“. Per l’accusa, ad armare la mano dell’unico indagato sarebbe stata la volontà di impedire a Pierina Paganelli di rivelare la relazione clandestina che intratteneva con la nuora Manuela Bianchi. Secondo uno degli scenari sondati dagli inquirenti, la 78enne potrebbe aver scoperto l’adulterio poco prima di essere uccisa e sarebbe stata sul punto di raccontare tutto ai parenti e al gruppo dei Testimoni di Geova di cui entrambe facevano parte, innescando così uno scandalo “devastante” nella vita della nuora.