Si è tenuta ieri l’udienza per l’incidente probatorio sui dispositivi informatici sequestrati a Louis Dassilva, il 34enne senegalese indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli e in carcere dal 16 luglio scorso con l’accusa di aver ucciso l’anziana vicina di casa a coltellatem la sera del 3 ottobre di un anno fa, nei garage sotterranei del palazzo riminese di via del Ciclamino dove entrambi vivevano.



Al vaglio degli esperti incaricati dalla Procura di Rimini ci sono in particolare 2 telefoni e 4 smartwatch di proprietà dell’uomo, unitamente a una serie di account digitali che sarebbero stati nelle sue disponibilità nel periodo compreso tra il 1° maggio 2023 e il giorno successivo al delitto. Il gip ha disposto l’estensione del range temporale di analisi proprio a partire dalla fase immediatamente antecedente all’incidente occorso al figlio di Pierina Paganelli, Giuliano Saponi (finito in coma il 7 maggio, 5 mesi prima della morte della madre), per sondare quale fosse “l’intensità” della relazione extraconiugale tra lo stesso indagato e la nuora della vittima, Manuela Bianchi (moglie del Saponi). Il rapporto clandestino tra i due, infatti, sarebbe considerato il potenziale movente dell’uccisione della 78enne, massacrata con 29 coltellate mentre tornava a casa da uno dei consueti incontri con Testimoni di Geova di cui faceva parte.



Omicidio Pierina Paganelli, quali sono gli altri dispositivi di Louis Dassilva sequestrati

I dispositivi elettronici sequestrati a Louis Dassilva in corso di indagine sull’omicidio di Pierina Paganelli saranno quindi sottoposti, come chiesto dal pm, a nuovi accertamenti in sede di incidente probatorio. Oltre ai 2 smartphone e ai 4 orologi digitali, riporta Il Resto del Carlino, saranno esaminati anche 2 laptop dell’indagato.

Il tribunale ha conferito incarico a un perito, l’ingegnere Giuseppe Ferraro, che passerà al setaccio i contenuti dei device, anzitutto foto, video, messaggistica, cronologie web a caccia di elementi che contribuiscano a ricostruire l’esatto tenore della relazione extraconiugale tra Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli, e il senegalese unico indagato per il delitto (secondo gli inquirenti, il 34enne avrebbe agito per “proteggere” il rapporto clandestino e la stessa Bianchi dal rischio di uno scandalo dopo essere stati scoperti dalla 78enne).



Omicidio Pierina Paganelli, Louis Dassilva non sarebbe coinvolto nello strano incidente di Giuliano Saponi

Dall’esame delle celle telefoniche agganciate dai telefoni di Louis Dassilva – condotto in prima battuta dalla polizia stradale di Rimini, riporta ancora il quotidiano – risulterebbe esclusa la presenza del 34enne nel luogo in cui Giuliano Saponi, figlio dell’anziana, subì di uno strano incidente stradale – il 7 maggio 2023 – mentre andava al lavoro in bicicletta. Un sinistro mai del tutto chiarito e che gli costò un ricovero di diversi mesi (fu dimesso solo dopo la morte della madre).

Il dato che balza agli occhi, quindi, è che quanto successo a Giuliano Saponi non sarebbe opera della stessa persona che gli inquirenti sospettano essere l’assassino. Secondo le analisi eseguite molto prima dell’incidente probatorio, i dispositivi di Louis Dassilva sarebbero stati spenti o comunque lontani dal posto in cui il marito di Manuela Bianchi fu investito e quasi ucciso quel 7 maggio dello scorso anno, appena 5 mesi prima dell’omicidio di Pierina Paganelli.