A Storie Italiane si torna a parlare dell’omicidio di Pierina Paganelli. Il programma di Rai Uno ha intervistato il figlio della vittima, Giuliano: “Chi ha questo odio verso di lei? E’ la cosa che ci chiediamo anche noi, un eccesso di odio, è stata fatta una cosa premeditata, una cattiveria…”. E ancora: “Qui c’è una mente bacata secondo me, quello che ha fatto, bisogna capire bene chi lo ha fatto”. Giuliano ha una sua idea su quanto commesso alla mamma Pierina Paganelli ma preferisce non andare oltre in questo momento delicato, ma è convinto che il tutto fosse premeditato. Giuliano aggiunge: “Quando scopriremo l’omicida ci lascerà sorpresi, diremo ma come è possibile”.



Poi ha continuato: “E’ la prima volta che scendo nel luogo dove è stata uccisa mia madre – ha spiegato ancora alle telecamere di Storie Italiane – ho deciso di scendere giù per la prima volta, è tremendo, ho aspettato tanto prima di farlo ma ho deciso di farlo per mettere questa cosa dentro di me, perchè purtroppo quel luogo, ogni volta che ci passerò, mi porterà un dolore infinito”. Quindi ha proseguito: “Non vedo l’ora di poter entrare nella casa di mia mamma, immagino che sarà durissima ma non vedo l’ora di poter rientrare e assaporare quegli odori…. era una persona della mia quotidianità, con i genitori si va d’accordo, si discute, ci si arrabbia, ma era la mia vita di tutti i giorni”.



OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, BARZAN: “MIEI ASSISTITI SEMPRE ESTRANEI ALLA VICENDA”

Giuliano ha poi ricordato cosa piaceva alla mamma Pierina Paganelli: “Amava i cambi di stagione, quando uscivano i fiori o quando cadevano le foglie, lo amava proprio”. Storie Italiane ha avuto in collegamento anche Davide Barzan, consulente di alcuni componenti della famiglia di Pierina Paganelli e dei vicini di casa Valeria e Luis: “Noi vogliamo che si arrivi alla verità e vogliamo giustizia, i miei assistiti si sono sempre dichiarati estranei alla morte di Pierina Paganelli. La massima solidarietà mia e dello studio Barzan a Giuliano perchè ho visto una persona che sta soffrendo tanto”.

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