L’ultima telefonata di Pierina Paganelli prima dell’omicidio, risalente al 2 ottobre 2023 – fatta quindi nelle 24 ore precedenti alla sua uccisione – potrebbe celare il movente del delitto. Ne sarebbe convinto chi indaga sull’uccisione della 78enne, avvenuta nei garage sotto il condominio di via del Ciclamino in cui viveva, a Rimini. Il contenuto di quella chiamata sarebbe un passaggio potenzialmente cruciale nella ricostruzione dei fatti e metterebbe al centro del complesso mosaico, ancora una volta, la nuora Manuela Bianchi. Quest’ultima, infatti, sarebbe stata citata dalla vittima nel predetto dialogo telefonico poi captato (per caso?) dalla vicina di casa Valeria Bartolucci, moglie dell’unico indagato arrestato con l’accusa di essere l’autore del delitto, Louis Dassilva. Nel corso della telefonata in questione, rivolgendosi ai figli Pierina Paganelli avrebbe asserito che la moglie del figlio Giuliano, allora ancora in ospedale perché rimasto coinvolto in un incidente dai contorni nebulosi pochi mesi prima, aveva “trovato uno coi soldi“. Una frase di Pierina Paganelli che riguarderebbe una presunta relazione extraconiugale con un ignoto facoltoso mai identificato, quando in realtà, si verrà a sapere subito dopo l’omicidio, Manuela Bianchi aveva una liaison clandestina proprio con Dassilva.



La genesi dell’assassinio, per gli investigatori, si insinuerebbe nella volontà di quest’ultimo di preservare il loro legame segreto dagli eventuali contraccolpi di uno scandalo che Pierina Paganelli, determinata a “difendere” la sua famiglia, sarebbe stata in procinto di scatenare davanti alla Congregazione dei Testimoni di Geova che avrebbe certamente estromesso la nuora macchiatasi di quell’adulterio. Ma non solo: secondo quanto ricostruito a livello investigativo, come ricalcato dal gip nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di Louis Dassilva, l’uomo avrebbe agito per tutelare il loro amore e anche per non rischiare di perdere l’equilibrio familiare ed economico raggiunto con la moglie Valeria. La stessa che gli avrebbe fornito un alibi “falso”, a detta del giudice per le indagini preliminari, relativamente alla sera in cui è avvenuto l’omicidio di Pierina Paganelli, massacrata con 29 coltellate.



Omicidio Pierina Paganelli: movente e chiave del delitto nel rapporto con Manuela Bianchi?

Movente e chiave primaria dell’omicidio, quindi, secondo gli inquirenti potrebbero celarsi proprio nel rapporto conflittuale tra Pierina Paganelli e Manuela Bianchi per via della scoperta, da parte della vittima, del tradimento della nuora nei confronti del figlio Giuliano Saponi. E per impedire che la 78enne potesse svelare a tutti la tresca con Louis Dassilva, quest’ultimo, è convinzione di chi indaga, l’avrebbe uccisa senza pietà. Ma i protagonisti respingono con forza questo scenario sostenendo che la vittima, pur sospettando un adulterio, non fosse a conoscenza dell’identità dell’amante di Manuela Bianchi.



La donna, dopo la morte della suocera, ha raccontato agli investigatori che i rapporti con la suocera si erano raffreddati per via della crisi coniugale che stava attraversando con il marito, pur continuando a occuparsi di lui durante il lungo ricovero a seguito del misterioso incidente occorsogli nel maggio precedente. Una delle ipotesi al vaglio è che i timori di Manuela Bianchi e del vicino di casa-amante Louis Dassilva fossero particolarmente pressanti, sebbene viaggiassero su due binari paralleli per via delle differenti situazioni familiari: da una parte, la nuora di Pierina Paganelli avrebbe coltivato la paura di pesanti conseguenze non solo sul fronte religioso – con l’orizzonte di un allontanamento forzato dal gruppo dei Testimoni di Geova a causa della sua infedeltà -, ma anche su quello affettivo con il rischio di essere gettata nello scandalo davanti agli occhi della figlia minorenne; dall’altra, il timore di Louis Dassilva di perdere la sua “doppia vita” divisa tra la relazione clandestina con Manuela e il matrimonio con Valeria Bartolucci, una sorta di “porto sicuro” da cui non avrebbe voluto allontanarsi.