OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, NUOVO INTERROGATORIO PER MANUELA BIANCHI?

Interrogatorio fiume per Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli: è stato sentito dalla procura di Rimini per circa 8 ore. Inizialmente sembrava che non avrebbe risposto alle domande degli inquirenti, poi ha parlato, ma su cosa abbia detto c’è massimo riserbo. Ootrebbe aver ribadito alcune dichiarazioni rese in precedenza. All’inizio dell’interrogatorio, comunque, a Louis Dassilva, che è arrivato in compagnia del suo legale, l’avvocato Riario Fabbri, e dalla criminologa Roberta Bruzzone, sono state spiegate le accuse, omicidio volontario con alcube aggravanti che non comprendono però la premeditazione.



Stando a quanto riportato da Repubblica, questo cambio di strategia della difesa, che in vista dell’interrogatorio aveva lasciato intendere che non avrebbe collaborato con la procura di Rimini, potrebbe essere legato alla notizia delle ultime ore riguardo un nuovo interrogatorio di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, che potrebbe fornire agli inquirenti nuove informazioni. Nel frattempo, il gip ha fissato al 28 giugno l’udienza per l’incidente probatorio, accogliendo la richiesta della difesa di Louis Dassilva: quel giorno verrà anche conferito l’incarico a un consulente per eseguire test irripetibili sui reperti raccolti sulla scena del delitto, con i risultati previsti dopo almeno 60 giorni.



OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, “NON CI SONO VIDEO CHE RIPRENDONO LOUIS DASSILVA IN MODO CERTO”

L’interrogatorio di Louis Dassilva è stato registrato dagli investigatori, secondo cui il vicino di casa di Pierina Paganelli l’avrebbe uccisa con 29 coltellate nell’ottobre scorso. Una decisione inaspettata quella di registrare l’interrogatorio con l’ausilio di un operatore della polizia scientifica, ma forse c’è la volontà di confrontare la camminata dell’indagato con quella della sagoma ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della farmacia pochi minuti dopo il delitto. Se l’indagato si è limitato a dire di stare bene all’uscita, la criminologa Roberta Bruzzone invece fuori dalla procura di Rimini ha spiegato che Dassilva ha chiarito alcuni aspetti, pur confermando quanto dichiarato. La consulente, come riportato dal Resto del Carlino, ha espresso l’auspicio che l’indagine si concentri altrove.



In merito ai contenuti dell’interrogatorio, Bruzzone si è limitata a dire che Louis Dassilva ha parlato della vicenda e di quello che è avvenuto nella relazione clandestina con Manuela Bianchi, precisando che lui «non era assolutamente innamorato» della nuora di Pierina Paganelli e che non sono emerse contraddizioni sull’alibi fornito dalla moglie Valeria. Riguardo le telecamere, Bruzzone esclude che vi sia un filmato che riprende l’indagato in modo certo: «Se ci fosse noi oggi non saremmo qui». Bruzzone ha ribadito: «Rimaniamo convinti che il nostro assistito sia estraneo ai fatti». In effetti, gli inquirenti cercano anche eventuali discrepanze nel racconto delle ore che hanno preceduto l’omicidio di Pierina Paganelli. Pare che l’interrogatorio non abbia sciolto i dubbi degli inquirenti, di sicuro non c’è stata la confessione si Louis Dassilva che forse qualcuno si aspettava, dunque sono ancor più importanti gli esami scientifici.