Nunzia Barzan, avvocato e consulente di Manuela e Loris Bianchi, nuora (e suo fratello) di Pierina Paganelli, è stata intervistata stamane da Storie Italiane per fare chiarezza sulla morte della 79enne di Rimini. L’avvocato ha spiegato in diretta tv: “Dopo aver visto i luoghi si tratta di una struttura aperta, questi condomini sono visibili in tutti i luoghi, non c’è un posto dove si possa stare senza che nessuno ti veda. Ecco perchè il pm, notizia di ieri, sta cercando testimoni che abbiano visto qualcosa dalle 9 in poi del giorno 3 ottobre. Questa struttura non permette di nascondersi tranne due ingressi, due luoghi morti a ridosso del parcheggio e dove qualcuno si sarebbe potuto nascondere. Questi luoghi consentono nascondigli”.



“Cosa succedeva? Abbiamo un documento importantissimo dell’audio riservato – ha proseguito Nunzia Barzan in merito all’omicidio di Pierina Paganelli – che non abbiamo ancora potuto ascoltare ma si legge che si sente un brusio quindi vorrei stigmatizzare la notizia che è stata data della voce di un uomo e di un ‘ciao’, non c’è ma c’è solo un brusio e un ulteriore elemento come di un garage che si apre e che si chiude. Nella ricostruzione si deve tener conto di questi elementi che se esistono non possono essere ignorati”.



OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, LE DICHIARAZIONI DELL’AVVOCATO NUNZIA BARZAN

Eleonora Daniele ha quindi replicato: “Lei mi sta dicendo una cosa, intanto la notizia che è apparsa su tanti quotidiani, di quel Ciao è inventato. Un’altra delle notizie fake, non esiste. In questo audio si sentono quindi le urla e si sente un garage che si apre e si chiude?”.

Nunzia Barzan ha aggiunto: “Non abbiamo il documento originale ma possiamo dedurre queste notizie sulla base delle informazioni che abbiamo letto. Il documento sarà valutato in originale appena verrà depositato. Quindi che cosa si legge? Non si sente assolutamente un Ciao ma un brusio – ha ribadito – non possiamo dedurre che si tratti di un uomo”. Barzan ha concluso dicendo che: “Questo è un documento importantissimo in quando è la fonte dell’omicidio”.