Omicidio Pierina Paganelli: nella notte, la polizia è tornata in via del Ciclamino a Rimini, dove si trova il palazzo in cui la 78enne fu uccisa con 29 coltellate il 3 ottobre scorso, e ha chiuso nuovamente il perimetro intorno allo stabile. Secondo quanto si apprende, gli investigatori avrebbero avviato ulteriori rilievi sulla scena del crimine e non si esclude che siano stati repertati altri elementi utili alle indagini.



Cresce intanto l’attesa per i risultati delle analisi sul Dna maschile isolato sugli indumenti della vittima e sulle tracce ematiche isolate su alcuni reperti tra cui un tablet della vittima. La caccia alla firma del killer continua anche con l’analisi dell’impronta su un muro accanto al luogo in cui Pierina Paganelli è stata brutalmente assassinata. Nell’ambito dell’inchiesta, un solo indagato: Louis Dassilva, vicino di casa dell’anziana ed ex amante della nuora, Manuela Bianchi, attualmente ristretto in carcere e accusato di essere l’esecutore materiale del delitto. L’esame sul materiale genetico individuato passerà per una comparazione decisiva con il suo profilo, di cui si attendono gli esiti nelle prossime ore.



Omicidio Pierina Paganelli, investigatori tornano in via del Ciclamino

L’esame dei reperti dell’omicidio di Pierina Paganelli riguarda in particolare 7 oggetti tra cui un bisturi che sarebbe stato sequestrato dagli inquirenti in sede di perquisizione a casa di Louis Dassilva e della moglie, Valeria Bartolucci. Sotto la lente investigativa, oltre ai vestiti della vittima su cui sarebbe stato isolato un Dna maschile utile alla comparazione con il profilo dell’indagato, anche la borsa di Pierina Paganelli e il suo contenuto: occhiali da vista e custodia, tablet e cover (su cui sarebbe stato individuato del sangue), un panno e un assorbente.



Nella notte, gli investigatori sono tornati in via del Ciclamino e hanno chiuso il perimetro intorno al palazzo teatro del delitto. Il riserbo sulle attività d’indagine è massimo e non è dato sapere se l’attività abbia portato ad acquisire ulteriori elementi, ma la sensazione è che l’inchiesta sia ad un punto cruciale. Oggetto del nuovo sopralluogo della Squadra mobile sulla scena del crimine, una simulazione del presunto percorso del killer – con l’impiego di un figurante – e una serie di misurazioni per provare a ricalcare gli eventi di quella tragica notte. Le operazioni sarebbero andate avanti fino a notte fonda e sarebbero durate oltre 5 ore. Nel frattempo, la “guerra” tra la moglie di Louis Dassilva e Manuela Bianchi, nuora della vittima, si è fatta sempre più livida e ora c’è in ballo una querela per stalking depositata dalla seconda nei confronti della prima: Valeria Bartolucci, per questo, risulta indagata per il reato di atti persecutori mentre suo marito è in carcere e continua a dirsi estraneo all’omicidio di Pierina Paganelli.