Di cosa si è scusato Louis Dassilva con la moglie nella lunga lettera che le ha scritto in carcere? È la prima domanda che suscita la notizia del sequestro della missiva che la polizia penitenziaria ha sequestrato durante la prima visita di Valeria Bartolucci al marito, al momento unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli. Stando a quanto riportato dall’Ansa, la lettera è stata appallottolata e nascosta in modo superficiale, infatti gli agenti l’hanno scoperta durante le perquisizioni che si fanno di prassi quando ci sono le visite tra parenti.



Pare che nella lettera Louis Dassilva chieda scusa alla moglie per quello che ha fatto, motivo per il quale questo documento ora ha una grande valenza dal punto di vista investigativo per gli inquirenti. Inoltre, l’uomo non si è mai proclamato innocente, se non per voce del suo legale, l’avvocato Riario Fabbri, e della moglie.



Infatti, neppure in occasione dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip, il senegalese ha respinto le accuse, decidendo di restare in silenzio. Invece, nella lettera che è stata sequestrata alla moglie, l’uomo ha scritto che prova vergogna ed è dispiaciuto per quello che ha fatto, dicendosi certo del fatto che la moglie sarà forte con lui.

L’INCONTRO IN CARCERE TRA LOUIS DASSILVA E LA MOGLIE VALERIA BARTOLUCCI

La moglie di Louis Dassilva era stata autorizzata dal tribunale a fargli visita nel carcere di Rimini: la donna ha raccontato di essere rimasta ferma per 20 secondi quando lo ha visto al tavolo. “Era una situazione irreale“. Valeria Bartolucci ha aggiunto all’Estate in Diretta che si sono abbracciati e ha aggiunto di aver trattenuto un pianto. Il colloquio è durato un’ora circa, nella quale la donna avrebbe detto al marito che gli manca, ricevendo la stessa risposta.



Oltre a ribadire che il loro legame è solido, ha proclamato per lui l’estraneità dall’omicidio di Pierina Paganelli: “Mi ha ribadito, ancora una volta, di essere innocente. Io gli ho detto che non c’è bisogno di dirlo, che già lo so, l’ho visto con i miei occhi. Louis non ha fretta di uscire dal carcere: ha detto che gli va bene restare lì purché la verità alla fine venga fuori“. Ma la lettera sequestrata apre nuovi scenari a livello investigativo.

IN UN AUDIO LA VOCE DELL’ASSASSINO DI PIERINA PAGANELLI?

Invece, a Pomeriggio 5 sono andati in onda due audio: uno è quello intercettato da una telecamera di sicurezza dei box, in cui alle ore 22.13 si sente un rumore che potrebbe ricondurre a un respiro veloce e affannoso. Questi suoni potrebbero appartenere all’assassino, anche perché pochi istanti prima le stesse telecamere hanno registrato le urla dell’anziana, che ha gridato nove volte in 10 secondi. I tecnici e gli inquirenti stanno cercando di analizzare questo materiale. L’altro audio trasmesso su Canale 5 è quello della richiesta di soccorsi, la chiamata disperata della vicina della vittima, Manuela Bianchi, al 118.