Un sopralluogo iniziato in tarda serata e durato fino a notte fonda: per sei ore i carabinieri hanno esaminato il luogo in cui è avvenuto l’omicidio Pierina Paganelli, in via del Ciclamino a Rimini. La tempistica non è casuale, perché il delitto è avvenuto alle 22:13 e quattro minuti dopo la telecamera della farmacia vicina ha ripreso un uomo di pelle scura. La squadra mobile ha, quindi, riprodotto fedelmente l’istante ripreso dalla telecamera usando un figurante di pelle scura per cristallizzare i dettagli che servono a blindare la prova regina dell’impianto accusatorio contro Louis Dassilva, 34enne senegalese vicino della vittima uccisa con 29 coltellate nel seminterrato di casa nell’ottobre scorso.



Si può parlare di un “film dell’omicidio“, che serve anche a soffermarsi sul movimento della spalla destra che ha alimentato ulteriormente i sospetti su Louis Dassilva. Stando a quanto riportato dal Resto del Carlino, l’attenzione si è poi spostata proprio nei sotterranei del condominio, dove Pierina Paganelli è stata aggredita, per ulteriori verifiche e misurazioni, come quelle del percorso che potrebbe aver seguito l’assassino per scappare.



OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, LE SIMULAZIONI DEI CARABINIERI

Per una notte il luogo del delitto è diventato un set: sono state filmate a ripetizione le simulazioni di quanto accaduto subito dopo l’omicidio di Pierina Paganelli, al fine di verificare i tempi e i percorsi dell’assassino uscito dal piano interrato. Gli inquirenti erano a caccia di altri riscontri alle indagini, anche perché il 9 settembre è prevista l’udienza in cui il tribunale del Riesame valuterà l’ordinanza di custodia cautelare in carcere dell’unico indagato, Louis Dassilva, il quale, secondo la ricostruzione della procura, avrebbe ucciso l’anziana temendo che potesse venire a galla la sua relazione extraconiugale con Manuela Bianchi, nuora della vittima.



Le indagini si sono trasformate in una sorta di partita a scacchi. Al momento non sono emersi riscontri dal laboratorio dell’Università Tor Vergata, dove è stato isolato il Dna su sette reperti: non ci sono ancora i risultati del confronto con il Dna dell’indagato. Il rischio è che la quantità di Dna isolato sia troppo esigua per il confronto, quindi potrebbe esserci un nulla di fatto. Invece, a fine mese sono previsti i risultati dei tamponi intimi effettuati sul cadavere di Pierina Paganelli.