Storie Italiane torna a trattare il giallo di Pierina Paganelli, la donna uccisa a Rimini lo scorso mese di ottobre, e il cui assassino non è stato ancora individuato. La novità delle ultime ore è che sarebbe comparso un nuovo video che mostrerebbe un uomo in fuga nei pressi della farmacia vicina al condominio dove abitava la vittima. Lo stesso uomo aveva con se un sacco nero, di conseguenza tutto potrebbe far pensare che quell’individuo inquadrato dalle telecamere possa essere il killer che ha assassinato Pierina Paganelli e che nel sacco nero aveva forse con se l’arma del delitto o magari dei vestiti sporchi o altro di cui doveva sbarazzarsi per non lasciare tracce.
Storie Italiane ha avuto in collegamento Davide Barzan, consulente della nuora di Pierina Paganelli, nonché del suo fratello e dei vicini di casa, che in merito alle ultime notizie del video, ha spiegato: “Confermiamo che è stato ripreso un uomo in fuga dalla telecamere della farmacia con verosimilmente un sacco di immondizia nero che si dirige verso i cassonetti, è molto importante perchè le indagini nell’ambito famigliare stanno andando davvero a scemare Eleonora”.
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, UOMO IN FUGA IN UN NUOVO VIDEO: I DUBBI DI ANNA VAGLI
Quindi la conduttrice di Storie Italiane domanda a Barzan: “Perchè solo adesso vengono fuori questi video?” e il consulente ha spiegato: “Le telecamere sono al vaglio della procura dal 10 e 12 ottobre, finalmente con rilievi effettuati anche nei giorni scorsi da parte della polizia scientifica stanno cercando di ricostruire in 3D i passi che abbia potuto fare questa persona in fuga, questo killer”.
Quindi ha ribadito: “Il video è delle 22:20 circa, si vede quest’uomo che compare veloce dalla farmacia, e che attraversa tutto il parco con il passo veloce e si dirige verso i cassonetti e poi svanisce nel nulla. Abbiamo sempre detto che l’esecutore materiale di Pierina Paganelli è sempre stato esterno alla famiglia, lo diciamo da 60 giorni”. Anna Vagli, criminologa, commenta “Questo video non esclude l’ambito relazionale ma al massimo che si sia trattato di una donna. E poi c’è anche la premeditazione e si escluderebbe l’approccio sessuale paventato in un primo momento. Bisognerebbe chiedersi chi avrebbe interesse nell’uccidere questa donna”. Ma Barzan precisa: “Si esclude che l’uomo in fuga sia riconducibile all’ambito famigliare, ma bisogna comunque capire che sia l’assassino”.