Nuovi importanti aggiornamenti sull’omicidio di Roberta Ragusa dopo la lettera di Antonio Logli dal carcere. Intervenuto oggi a Storie Italiane, il figlio Daniele Logli ha confermato ancora una volta di credere nell’innocenza del padre: «Io e mia sorella siamo sempre stati convinti della sua innocenza». Di parere diverso, anche carte alla mano, l’avvocato Nicodemo Gentile, legale della famiglia Ragusa: «La nostra posizione è molto semplice: ad oggi Antonio logli è l’assassino di Roberta. Quella di Roberta non è una scomparsa, ma un omicidio. Io personalmente ho sempre detto di essere pronto a chiedere scusa, non godo sicuramente del fatto che un innocente possa essere in carcere, credo nella giustizia e nelle sue garanzie. Sarei pronto a chiedere scusa a Logli nel momento in cui si riesca a creare tecnicamente un percorso che porti alla revisione e al ribaltamento di questo giudicato che ad oggi lo tiene in carcere. Il problema di fondo è che ad oggi ci stiamo confrontando col niente: parliamo di giudizio di revisione ma allo stato credo ci siano delle indagini in corso».
OMICIDIO ROBERTA RAGUSA, PARLA IL FIGLIO DANIELE LOGLI
Nel corso del dibattito sull’omicidio di Roberta Ragusa, la consulente di Antonio Logli – Anna Vagli – ha tenuto a precisare sulla posizione del figlio: «Quando ho incontrato Daniele per la prima volta, mi ha spiegato perché ha deciso di rimanere al fianco del padre, perché non c’era niente che corrispondeva al vero». Daniele Logli ha poi ricordato la madre: «Più che l’episodio particolare, me la ricordo come una mamma molto protettiva, che si è sempre interessata delle nostre vite, fino al minimo dettaglio. Devo dire che purtroppo da quando non c’è più questa cosa è venuta a mancare molto sia a me che a mia sorella. Ma resto comunque convinto di quello che ho detto anche perché, nonostante l’amore suo nei nostri confronti e il nostro nei suoi confronti, è innegabile che soprattutto negli ultimi periodi in cui è stata con noi è stata una mamma stressata».