Novità importanti nel caso della giovane Roberta Siragusa, la 18enne morta lo scorso gennaio. Nel corso dell’incidente probatorio davanti al gip di Termini Imerese, come svela l’agenzia di stampa Ansa, è stato depositato un video che immortala gli ultimi istanti di vita della ragazza, bruciata viva. Nel video si vedrebbe un uomo mentre le butta della benzina dandole fuoco. Per il suo omicidio aggravato e l’occultamento di cadavere è imputato l’ex fidanzato della 18enne, Pietro Morreale. Per l’accusa il ragazzo avrebbe prima colpito la giovane, poi le avrebbe dato fuoco e successivamente gettato il corpo in un dirupo nei pressi di Caccamo. Dal video sembrerebbe che Roberta non sia morta subito ma dopo alcuni minuti di agonia.



Come ribadisce l’Ansa, una cosa certa è che Roberta era viva mentre l’uomo le dava fuoco. Stando a quanto emerso dall’autopsia eseguita sul corpo, nel corso dell’incidente probatorio sarebbe inoltre emerso che l’assassino l’avrebbe percossa prima di bruciarla con un oggetti. Il medico legale ha appurato che a causare la morta di Roberta sarebbero state le lesioni provocate dalle ustioni.



OMICIDIO ROBERTA SIRAGUSA: NEL VIDEO UN UOMO MENTRE LE DÀ FUOCO

Pietro Morreale, ex fidanzato di Roberta Siragusa, è detenuto da gennaio scorso ma si è sempre difeso sostenendo che la 18enne, dopo una violenta lite, si era data fuoco da sola. All’incidente probatorio hanno partecipato avvocati Sergio Burgio e Giuseppe Canzone i quali hanno commentato: “Il consulente tecnico d’ufficio ha spiegato che la morte di Roberta Siragusa è ‘stata determinata da arresto cardio-circolatorio e respiratorio conseguente al gravissimo stato di shock causato dalle estese e gravissime ustioni del capo e soprattutto del tronco e degli arti superiori, fino alla carbonizzazione di ampie parti della superficie corporea’”. Dopo le botte la giovane sarebbe stata cosparsa di liquido infiammabile e data alle fiamme: Roberta avrebbe avuto una agonia di 2-5 minuti. “I dati raccolti permettono di escludere l’ipotesi del suicidio o della morte accidentale”, hanno aggiunto i due avvocati. Il video sarebbe stato tratto da un sistema di video sorveglianza di un locale che si trova nei pressi del campo sportivo dove sarebbe avvenuto il delitto.



“Sono state immagini forti, mostrate alla presenza dei genitori e del fratello di Roberta, sempre presenti in aula – dicono i legali – Si è trattato di un video che ha spiazzato tutti i presenti e che dimostra in modo inconfutabile che Roberta è stata uccisa al campo sportivo, caricata in auto e gettata nel dirupo vicino il monte San Calogero. Ormai il gravissimo quadro indiziario a carico dell’indagato si è trasformato in un quadro probatorio gravissimo, che a nostro giudizio, non consente di potere formulare ipotesi investigative diverse”.