Elpidio D’Ambra, 31enne fermato per l’omicidio di Rosa Alfieri, ha confessato di aver assassinato la 23enne, trovata senza vita nella sua abitazione di Grumo Nevano, in provincia di Napoli. D’Ambra, come riferisce TgCom24.it, ha comunque negato di aver violentato la giovane. Subito dopo aver strangolato la sua vittima, aveva fatto perdere ogni traccia, per poi essere avvistato quasi immediatamente da due agenti della polizia. In base alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti sembra che la giovane sia stata attirata dal vicino di casa, appunto Elpidio D’Ambra, nella sua abitazione, anche se non si sa se con la forza o con qualche scusa, scrive ancora Tgcom24.it.
“Una volta dentro – si legge – D’Ambra potrebbe aver tentato di abusare della giovane e al rifiuto della ragazza l’avrebbe strangolata. Sembra inoltre che la ragazza abbia urlato e così l’uomo le ha messo anche uno straccio in bocca per evitare di essere scoperto”. Le urla della ragazza pare che non siano state avvertite in quanto sarebbero state confuse con quelle di un bimbo che vive in zona, di conseguenza nessuno è potuto correre in aiuto di Rosa Alfieri.
OMICIDIO ROSA ALFIERI, ELPIDIO D’AMBRA NEGA VIOLENZA SESSUALE: LA CUGINE DELLA VITTIME NON GLI CREDE
In ogni caso, sono ancora molti i lati oscuri di questa vicenda, anche perchè non vi sono testimoni, e si attende l’esito dell’autopsia per cercare di fare un po’ di chiarezza o per lo meno, un po’ di luce su alcune zone d’ombra.
La cugina di Rosa Alfieri non crede comunque alla versione di D’Ambra, e secondo la stessa, l’uomo avrebbe tentato di violentare la parente: “Io so che è stato un tentato stupro -le sue parole parlando con i giornalisti che la intervistavano – almeno per quello che so ora, poi dopo l’autopsia saranno accertate le informazioni. So che sono stati trovati dei graffi sul viso o sul collo di mia cugina che sarà stata lei stessa a farsi tentandosi di difendersi. Io so che è stata strangolata con un foulard o una sciarpa e lei avrà provato a toglierla”.