A distanza di tre anni dalla condanna definitiva a carico di Gabriele Defilippi, il giovane accusato dell’omicidio di Gloria Rosboch, insegnante 49enne di Castellamonte (Torino), nella mattina di mercoledì 30 marzo il detenuto 27enne ha lasciato momentaneamente il carcere. Grazie ad un permesso speciale, Defilippi si è potuto recare presso la Sala Rossa del Campus Einaudi di Torino per discutere la sua tesi di laurea. Gabriele è infatti diventato “dottore” in Scienze Politiche dopo aver discusso una tesi su Adriano Olivetti ed aver conseguito la laurea con il voto di 105 su 110.
L’omicida di Gloria Rosboch condannato a 30 anni, come riferisce Repoubblica.it, si è presentato davanti alla Commissione e ad assistere alla sua seduta di laurea erano presenti anche la mamma Caterina Abbattista ed il fratello. Il ragazzo si era iscritto presso la Facoltà di Scienze Politiche nel 2018 dopo aver conseguito il diploma nel carcere di Torino. Presenti anche gli operatori del penitenziario che lo hanno accompagnato in questi anni nel suo percorso di studi.
Omicidio Gloria Rosboch: Gabriele Defilippi si è laureato
Gabriele Defilippi per un giorno così importante avrebbe sfoggiato una giacca grigia sopra una camicia bianca ma rinunciando alla cravatta. Il detenuto è stato accompagnato al Campus dalla scorta della polizia penitenziaria per poi allontanarsi da una uscita secondaria. Il suo lavoro sulla figura di Olivetti ha persino ricevuto le lodi dal presidente della commissione. Proprio Gabriele, nel novembre del 2018 durante un convegno organizzato per celebrare i 20 anni del polo universitario nel carcere di Torino diceva: “Studiare è un modo per chiedere scusa ai genitori di Gloria Rosboch”, asserendo che questo avrebbe rappresentato “uno dei primi passi della sua riabilitazione”.
Defilippi è in carcere dal 2016, anno in cui fu uccisa la professoressa Gloria Rosboch dopo una truffa messa a punto dallo stesso ragazzo e pari a 187mila euro. Soldi che la donna pretendeva di ricevere indietro dopo aver compreso che la promessa di Gabriele di una vita insieme in Costa Azzurra era stata solo una trappola. Un delitto commesso insieme al suo complice ed ex amante Roberto Obert, condannato a 18 anni e 9 mesi.