A “Storie Italiane” di oggi, lunedì 18 gennaio 2021, si torna a parlare dell’omicidio di Rosina Carsetti, la donna di 78 anni uccisa nella propria abitazione di Montecassiano il giorno della vigilia di Natale, giovedì 24 dicembre 2020. Come riferito dall’inviato della trasmissione, è stata depositata una relazione preliminare dell’autopsia effettuata sul cadavere della donna, secondo cui quest’ultima sarebbe morta nella fascia oraria compresa fra le 16.30 e le 18.30. Secondo la squadra speciale di investigazione dei carabinieri, peraltro, nella villetta non sarebbe entrato nessun ladro (come invece riferito dai familiari di Rosina, ndr), perché non ci sarebbero segni di effrazione. I RIS di Roma stanno invece analizzando la questione dei 2mila euro che il presunto estraneo avrebbe trovato nella mansarda, cioè nella parte superiore della casa. Quella stessa cifra, però, è stata ritrovata in una borsa all’interno di un’automobile di proprietà di Arianna, la figlia di Rosina. La Procura, dunque, mettendo insieme i pezzi del puzzle, solleva più di un dubbio circa la versione dei fatti fornita dai familiari.
OMICIDIO ROSINA CARSETTI, SPUNTA LA TELEFONATA DELLA FIGLIA: “CI HANNO PICCHIATO, MIA MADRE PENSO SIA MORTA”
A “Storie Italiane” è stata trasmessa anche la telefonata effettuata dalla figlia di Rosina Carsetti ai carabinieri di Macerata la sera della vigilia di Natale, alle 19.47. La donna, con la voce tremante, ha dichiarato: “È entrato un ladro in casa. Ci hanno picchiato e mia madre penso che sia morta. Correte subito, per piacere”. Dopo la messa in onda di questa chiamata, è stato aperto il collegamento video con l’avvocato Andrea Netti, difensore dei familiari di Rosina, ovvero il marito, la figlia Arianna e il nipote Enea. Il legale ha asserito: “In questo momento non ci sono fatti che possano far ritenere colpevoli le tre persone. Ricordiamo che la pena prevista è l’ergastolo e che le ultime riforme hanno sottratto ogni beneficio all’ergastolo con rito abbreviato, quindi la situazione va analizzata a fondo”. L’avvocato ha parlato poi anche dell’appuntamento preso da Rosina presso il centro antiviolenza: “Non l’aveva preso lei, ma una persona che millantava amicizia e si approfittava della vittima”.