Continua a lasciare senza parole l’omicidio del povero Manuel Mastrapasqua, giovane di Rozzano ucciso da Daniele Rezza per delle cuffiette del valore di 15 euro.
Una morte senza un vero e proprio motivo così come purtroppo sono accadute numerose negli ultimi mesi, si pensi ad esempio alla povera Sharon Verzeni di Terno d’Isola, uccisa da un ragazzo di colore che quella sera voleva provare il brivido di un omicidio, ma anche il 16enne di Paderno Dugnano che ha sterminato la propria famiglia, o anche il 17enne di Mantova che ha ammazzato Maria Campai dopo un rapporto in un garage, e ancora, il 16enne che ha bastonato il vicino di casa, senza fortunatamente ucciderlo, a Cesano Maderno. L’ultimo episodio ci giunge da Rozzano, un giovane a cui è stata stroncata la vita per un motivo davvero banale, una rapina di pochi euro che comunque si sarebbe potuta portare a termine anche senza alcuna uccisione.
OMICIDIO ROZZANO, LA FIDANZATA DELLA VITTIMA: “DANIELE HA DETTO DI ESSERE USCITO PER DIFENDERSI…”
Storie Italiane si è recata presso la nota cittadina dell’hinterland milanese ascoltando la fidanzata di Manuel, che ha raccontato: “Spero che paghi amaramente per ciò che ha fatto – dice riferendosi a Daniele Rezza – ha rovinato tante vite, penso che gli volesse rubare qualcosa come il portafoglio ma il ragazzo in questione, Daniele, è uscito per autodifesa con il coltello ma non era lui che doveva avere paura ma Manuel che si doveva difendere da lui”.
La fidanzata della vittima ha raccontato che spesso e volentieri “accompagnava” Manuel nei suoi viaggi notturni, restando sveglia fino a tardi per assicurarsi che tutto andasse per il meglio, conscia della pericolosità che spesso si nasconde nelle province di notte. “Io sono rimasta sveglia sempre fino a tardi anche se mi diceva di andare a letto, ho sempre cercato di fargli compagnia per tutto il viaggio di ritorno”.
OMICIDIO ROZZANO, LA FIDANZATA DELLA VITTIMA: “SONO UNA PERSONA BUONA MA…”
Quindi Alessandro Politi, inviato di Storie Italiane, ha chiesto alla compagna del giovane ucciso a Rozzano se riuscirà mai perdonarlo e lei ha replicato: “Penso proprio di no, mi sono sempre reputata buona per aver perdonato persone che mi hanno fatto dei torti in passato, ma una cosa del genere non penso proprio di perdonarlo”.
In studio a Storie Italiane le parole dello pschiatra Santino che ha commentato: “Ci troviamo sempre più spesso a parlare di giovani che agiscono la violenza senza rendersi conto, questa è una cosa premeditata perchè se si esce armati non si sa mai come va a finire. I giovani non sono preparati alle emozioni – ha aggiunto – non considerano la vita degli altri e non considerano nemmeno la propria. sarebbe bene rimanere fermi sul malessere dei giovani molto di più”. Molti in effetti si stanno domandando cosa stia accadendo in questo periodo ai ragazzi più giovani, alla luce dei molteplici casi elencati sopra.