Omicidio Rozzano, l’avvocato di Rezza: “Non l’ha visto cadere a terra”
Daniele Rezza ha confessato di aver ucciso con una coltellata Manuel Mastrapasqua, un 31enne, a Rozzano, nella notte tra giovedì e venerdì scorso. L’obiettivo era quello di rubargli le cuffiette wireless: dopo di che, il giovane avrebbe estratto il coltello e ferito a morte l’uomo, senza accorgersi, almeno a suo dire, di aver compiuto un omicidio. Quello che fino a poche ore fa era l’avvocato di Daniele Rezza, Maurizio Ferrari, a “Ore 14”, spiega: “Ha detto quanto già esposto al Pm. Ha detto che non si era reso conto di aver ucciso un uomo, non l’ha visto cadere a terra e uscire sangue. Poi la mattina dopo l’ha scoperto ed è rimasto sconvolto”.
Secondo il legale, che ha poi rinunciato al mandato per motivi personali, quello di Rezza “è stato un gesto occasionale, è uscito di casa non con l’intento di commettere una rapina, anche perché farlo alle 2 di notte a Rozzano non è una grande idea, non c’è nessuno. Poi mentre passeggiava ha incontrato questo ragazzo e ha deciso di rapinarlo e ha uscito il coltello. Non era sotto l’effetto di droghe, aveva bevuto pesantemente il pomeriggio ma l’episodio è avvenuto alle 2 di notte”.
L’avvocato di Daniele Rezza: “Le cuffie gettate la mattina successiva”
L’ex avvocato di Daniele Rezza, che dopo l’udienza al Gip si è dimesso per motivi personali, ha spiegato ancora davanti alle telecamere di “Ore 14”: “Le cuffie sono state gettate la mattina successiva, in un momento in cui non c’era la contezza del fatto che l’assassino fosse il figlio. Lui lo ha detto dopo al padre, quando si è saputo della morte di questo ragazzo. Lui ha detto ‘Forse sono stato io’. Io ho seguito Daniele anche in altri procedimenti, lo conosco. Immagino che sia un ragazzo con dei problemi. Nel raccontare le cose è distaccato più che freddo: è come se fosse qualcosa al di fuori del suo mondo. Forse oggi è stato così ancora di più”.