Simone Piromalli, considerato uno dei teste chiave nel processo sull’omicidio di Luca Sacchi il 25enne romano ucciso con un colpo di pistola nel quartiere Appio Latino nell’ottobre 2019, è morto nelle passate ore dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale. Il giovane, 21 anni, secondo quanto riferito dal Messaggero, viaggiava a bordo di uno scooter con una ragazza sua coetanea, la fidanzata Giorgia Albano, quando sarebbero stati coinvolti in un terribile incidente sul Gra, tra l’uscita Nomentana e l’uscita 12 Centrale del Latte. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo sul quale viaggiava Piromalli avrebbe centrato in pieno un mezzo pesante nel primo pomeriggio di ieri e per i due ragazzi non ci sarebbe stato niente da fare.



Il nome di Piromalli era legato anche ad un caso di cronaca che ha sconvolto la Capitale e non solo, quello relativo all’omicidio del giovane Luca Sacchi. La vittima del drammatico incidente mortale era amico d’infanzia di Valerio Del Grosso e Valerio Rispoli, i ragazzi accusati di aver sparato alla testa di Sacchi nella notte tra il 23 d il 24 ottobre di due anni fa. Testimone oculare, Piromalli fu a lungo indagato dalla procura per violazione della legge sugli stupefacenti.



OMICIDIO SACCHI, PIROMALLI: TESTE CHIAVE MORTO IN INCIDENTE

In un primo momento Simone Piromalli, divenuto il teste chiave nel processo sull’omicidio di Luca Sacchi, fu sospettato di essere il mediatore della compravendita di 15 chili di marijuana che il suo gruppo di cui faceva parte anche Del Grosso avrebbe dovuto cedere in cambio di 70mila euro al gruppo dell’Appio Latino di Giovanni Princi e Anastasiya Kylemnik, rispettivamente amico di scuola e fidanzata di Sacchi. La sua posizione fu però ben presto archiviata ed anzi fu proprio lui a contribuire a fare luce su quanto accaduto quella terribile notte. Non a caso per la procura il 21enne rappresentava il testimone “più sincero”. Alla stampa, come riferisce Fanpage, Piromalli aveva dichiarato: “Sì, quella ragazza bionda, Anastasiya, ci mostrò la borsa rosa con dentro tutti quei soldi. Con lei, nel luogo dell’appuntamento, c’era anche Luca Sacchi. Quando, un’ora dopo, l’ho rivisto per terra, sanguinante, tra le sue braccia l’ho subito riconosciuto dalla tuta che indossava”. Mentre ai giudici aveva riferito: “Ho visto estrarre una mazzetta di soldi dallo zaino di Anastasiya”. Agli stessi aveva anche spiegato che quella notte si trovava lì per accompagnare con la sua auto Rispoli che non aveva la patente in cambio di una ricompensa: “Del Grosso mi aveva promesso che mi avrebbe dato qualcosa. Il pagamento di una serata, qualcosa da bere”. La sua fu considerata una deposizione chiave sebbene ad oggi mancherebbero ancora numerosi pezzi della storia sull’omicidio Sacchi.

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