Omicidio Salvatore Postiglione: l’operaio ucciso da un collega di 17 anni
Salvatore Postiglione, 57enne colpito con numerose coltellate e trovato in fin di vita nel parcheggio della zona industriale di Foligno lo scorso 7 novembre, sarebbe stato ucciso da un giovane ex collega di 17 anni. L’uomo, morto poco dopo l’arrivo in ospedale, sarebbe stato colpito da un minorenne residente nella stessa cittadina umbra: il ragazzo aveva lavorato per un breve periodo nella stessa ditta edile ma non è ancora chiaro quale possa essere stato il movente che avrebbe spinto il giovane ad uccidere l’ex collega. La sua esperienza lavorativa nell’azienda edile si sarebbe interrotta lo scorso mese, ad ottobre. Secondo la Polizia di Stato, che indaga sul caso, si tratterebbe comunque di motivi legati all’ambiente lavorativo, anche se i colleghi spiegano che tra i due non ci sarebbero stati litigi.
A “Ore 14”, un dipendente della ditta edile racconta: “Salvatore era molto socievole, scherzoso e gli piaceva ridere e giocare quando ci trovavamo insieme. È una persona che non meritava quello che gli è successo. Noi eravamo qui (nel parcheggio della zona industriale, ndr) anche l’altra mattina ma siamo arrivati dopo quello che è accaduto”.
Omicidio Salvatore Postiglione, il collega: “Non c’erano state discussioni con l’assassino”
Un altro collega di Salvatore Postiglione, intervistato da “Ore 14”, racconta ancora: “Sarà un ragazzo problematico, non lo so. Io l’ho frequentato poco. Non c’erano state discussioni tra Salvatore e il ragazzo. C’erano stati invece piccoli litigi tra il giovane e altre persone ma non con Postiglione. Ma sono cose che succedono sul cantiere, niente di eclatante. Il 17enne ha lavorato con noi un paio di mesi e aveva smesso a ottobre ma è stato lui a dare le dimissioni. Qui dove Salvatore è stato ucciso (nel parcheggio della zona industriale di Foligno, ndr) avevamo l’appuntamento ogni giorno per andare al cantiere. Non mi sembrava un ragazzo violento”.