Caso definitivamente chiuso: Sara Di Pietrantonio è stata uccisa dal suo fidanzato, Vincenzo Paduano. Nelle scorse ore è giunta la condanna definitiva per l’ex guardia giurata, con la Cassazione che ha confermato l’ergastolo. Come sottolineano i colleghi di Rai News, l’ex compagno di Sara Di Pietrantonio, è stato condannato per omicidio premeditato avendo tramortito la ragazza, quindi avendola strangolata e poi bruciato il suo cadavere. Una vicenda terribile quella accaduta quasi cinque anni fa, esattamente il 29 maggio del 2016 nel quartiere della Magliana, a Roma, quando Sara era solamente una studentessa di 22 anni.

A confermare l’ergastolo sono stati i giudici della quinta sezione penale, che hanno così rigettato il ricorso da parte della difesa presentato nei confronti della sentenza di ergastolo emessa dalla Corte d’assise d’appello di Roma, l’11 settembre del 2019. Vincenzo Paduano, al momento già in carcere presso l’istituto penitenziario di Rebibbia, era stato condannato in primo grado al carcere a vita, quindi nel primo giudizio di appello la sua pena era stata ridotta a 30 anni.

OMICIDIO SARA DI PIETRANTONIO, CASSAZIONE CONFERMA ERGASTOLO CAPUANO. I DUE SI CONOBBERO NEL 2014…

Una decisione che era stata in seguito annullata con rinvio dalla Suprema Corte, con i giudici che avevano quindi disposto un nuovo processo chiedendo che la pena venisse aumentata, in quanto il reato di stalking, uno dei vari per cui Vincenzo Paduano è stato condannato, non doveva essere assorbito in quello di omicidio, ma doveva essere giudicato a se stante. A quel punto la Corte d’Assise d’appello di Roma nel settembre del 2019 aveva ricalcolato la pena aumentandola fino all’ergastolo. Sara Di Pietrantonio aveva conosciuto Vincenzo Paduano nell’estate del 2014, quando poi si erano fidanzati. Una relazione fra alti e bassi la loro, come tante, ma ad un certo punto lui era iniziato a diventare troppo geloso, ossessionato, e di conseguenza Sara si era stancata dei suoi comportamenti e aveva deciso di lasciarlo. Peccato però che Paduano non aveva accettato l’addio e l’aveva ammazzata.