OMICIDIO SARAH SCAZZI, CASO PUÒ RIAPRIRSI?
La battaglia della difesa della zia e della cugina di Sarah Scazzi per riaprire il caso non è finita, anzi ora c’è una richiesta di revisione del processo e di riesumazione del cadavere da parte di Sabrina Misseri e Cosima Serrano. La svolta è stata comunicata durante il podcast “Sarah – inchiesta su un omicidio“, nel quale Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni (il cui libro ha ispirato la serie andata in onda su Disney+) hanno coinvolto i protagonisti di questa vicenda.
Dopo lo stop di novembre da parte della Corte europea per i diritti dell’uomo, mamma e figlia, che stanno scontando l’ergastolo nel carcere di Taranto, hanno fatto una riflessione, partendo dal presupposto che la Cedu ha preso una decisione che riguarda questioni formali del processo, senza quindi entrare nel merito della vicenda e della loro colpevolezza.
Per questo hanno deciso di portare avanti la battaglia per riaprire il caso. L’avvocato Francesco De Jaco ha spiegato che ritiene che stiano scontando la loro pena da innocenti, quindi sta portando avanti la battaglia legale.
LA GENETISTA: “ESAMINARE LE UNGHIE”
Il piano per la riapertura del caso si basa su nuovi esami tecnico-scientifici realizzati da alcuni esperti, oltre che da valutazioni della difesa di Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Ad esempio, c’è l’attività svolta dalla genetista Teresa Accetta, secondo cui bisogna esaminare le unghie di Sarah Scazzi e il materiale biologico che potrebbero conservare, essendo stata vittima di un’aggressione. Essendosi difesa, la vittima potrebbe avere con sé delle tracce biologiche dell’aggressore.
Quindi, ritiene indispensabile la riesumazione del corpo per effettuare appunto nuovi esami, anche se sono passati diversi anni. Infatti, per la genetista è ancora possibile che ci siano tracce di Dna estranee sul corpo di Sarah Scazzi.