L‘omicidio di Serena Mollicone senza un colpevole. Pochi giorni fa, la sentenza d’appello ha chiuso con l’assoluzione l’ennesimo capitolo giudiziario nel processo a carico della famiglia Mottola – l’ex comandante dei Carabinieri della caserma di Arce, Franco, la moglie Annamaria e il figlio Marco – del carabiniere Vincenzo Quatrale (imputati di concorso nel delitto della 18enne), e del collega Francesco Suprano, accusato di favoreggiamento.



Oggi la sorella della vittima, Consuelo Mollicone, è una donna “sola e senza giustizia”. Lo ha sottolineato all’Adnkronos l’avvocato Anthony Iafrate, che da anni la assiste nel durissimo percorso per arrivare alla verità sul delitto avvenuto nel 2001 in provincia di Frosinone. Per la sorella di Serena Mollicone, il recente verdetto della Corte d’Assise d’Appello di Roma è stato un altro pesantissimo colpo.



Omicidio Serena Mollicone, la sorella Consuelo non si arrende

La sorella di Serena Mollicone si è detta amareggiata per la sentenza di secondo grado che ha assolto i cinque imputati nel processo per l’omicidio della 18enne di Arce assassinata 23 anni fa. “Questa non è giustizia“, ha dichiarato Consuelo Mollicone fuori dall’aula dopo l’esito dell’appello. Il suo legale ha parlato anzitutto di un “dispiacere dal punto di vista umano” per la donna che oggi, dopo aver perso i genitori e la sorella in modo terribile, “non ha nulla“: “C‘è il dramma di una persona a cui lo Stato non sa fornire una risposta“, ha precisato l’avvocato.



La famiglia di Serena Mollicone non si arrenderà e andrà avanti nella ricerca della verità, con la speranza che l’assassino sia assicurato alla giustizia nonostante i decenni trascorsi. Ad oggi, chi ha ucciso Serena Mollicone resta a piede libero e la battaglia dei suoi cari non è finita. All’indomani dell’assoluzione degli imputati in appello, Bianca Maria Ferrante, amica di Guglielmo Mollicone, padre di Serena e Consuelo, ha scritto una lettera alle istituzioni affinché i familiari della vittima non siano costretti a pagare le spese legali come invece disposto dai giudici. A riportarne uno stralcio è Il Corriere della Sera: “Mi ha fatto indignare la condanna della famiglia Mollicone al pagamento delle spese legali. Oggi è composta da una ragazza, Consuelo, allo stesso tempo forte e fragile, orfana di madre e di padre e con una sorella uccisa in modo atroce che ad oggi è catalogato come un caso di omicidio irrisolto (…).Le persone offese in questa vicenda sono Serena, il papà Guglielmo e la sorella Consuelo. Come si può condannare una famiglia devastata da un omicidio irrisolto, a pagare le spese legali? Siamo al paradosso“.