Le Iene tornano ad occuparsi dell’omicidio di Serena Mollicone, la giovane ragazza di soli 18 anni morta soffocata da un sacchetto di plastica. “Picchiano Serena, cade a terra e invece di soccorrerla la prendono a botte” racconta il padre della vittima, ma tante cose sono ancora poco chiare. A cominciare dalla morte del brigadiere Santino Tuzi, che dopo le accuse ai Mottola, precisando di aver visto la ragazza entrata nella caserma, è stato trovato morto presso la diga di Arce. A diciotto anni dalla morte di Serena Mollicone, il delitto di Arce non ha ancora un colpevole anche se la nuova autopsia ha confermato che la ragazza prima di morire ha subito un colpo alla testa. Quella botta alla testa potrebbe essere stata causata proprio da una porta presente nella caserma come conferma la perizia. La difesa di Marco Mottola, indagato per la morte della ragazza, lo difende: “quel buco è un pugno dato alla porta dal padre dopo un litigio con il figlio”. In realtà il dna della vittima non è mai stato trovato sulla porta, anche se il giorno dopo la morte di Serena una signora si è recata per delle pulizie straordinarie confermando di aver utilizzato dell’acido per pulire tutto. Sul finale poi Fernando Ferrauti, direttore del Dip Salute, invia una mail raccontando che diversi tossicodipendenti accusavano Marco Mottola di aver ucciso la ragazza perchè aveva scoperto fosse uno spacciatore. Sarà davvero così? (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Le Iene da Marco Mottola: lui non risponde e scappa
“Le Iene” da Marco Mottola per il nuovo servizio sull’omicidio di Serena Mollicone. L’uomo è indagato per la morte della ragazza, uccisa appena maggiorenne ad Arce in provincia di Frosinone. Veronica Ruggeri lo ha incontrato per raccogliere la sua testimonianza. È il figlio dell’allora comandante dei carabinieri: ai tempi era indicato da molto come spacciatore del paese. «Ciao Marco, sono Veronica Ruggeri, inviata de Le Iene. Io volevo chiederti: come mai oggi sei indagato per l’omicidio di Serena Mollicone?», gli chiede. Ma lui non si ferma a parlare, anzi va via. «Non è giusto stare in silenzio ancora. E scappa…», dice Veronica Ruggeri mentre Marco Mottola va via. Quando riesce a raggiungerlo di nuovo rilancia con un’altra domanda: «Come mai sulla testa di Serena c’è del legno compatibile con quello della caserma?». Ma anche in questo caso non riceve risposta. Ma questa è solo un’anticipazione del servizio che andrà in onda stasera per la terza parte dell’inchiesta sull’omicidio di Serena Mollicone.
OMICIDIO SERENA MOLLICONE: LE PRIME DUE PARTI DELL’INCHIESTA IENE
Quello di Serena Mollicone è un mistero irrisolto da 18 anni. La ragazza è stata uccisa appena maggiorenne nel 2001: è morta soffocata da un sacchetto di plastica. Ma dopo anni non c’è ancora il nome del suo assassino. Risulta indagato Marco Mottola, suo amico e figlio dell’allora comandante dei carabinieri che si occupò delle indagini, che è indagato anche lui per l’omicidio della ragazza che sarebbe avvenuto nella caserma di Arce, in provincia di Frosinone. «Picchiano Serena, cade e si fa male. Anziché aiutarla continuano a darle botte», è la tesi di Guglielmo Mollicone, papà della vittima. Anche il brigadiere Santino Tuzi ha accusato i Mottola dell’omicidio della ragazza. All’epoca lavorava in quella caserma, ed è stato il primo a dichiarare in procura di aver visto Serena Mollicone all’interno della stazione dei carabinieri il giorno della sua scomparsa, senza averla vista uscire. Ma pochi giorni dopo la sua testimonianza è stato trovato morto vicino alla diga di Arce. Le Iene oggi racconteranno le novità dell’inchiesta di Veronica Ruggeri.