Proseguono le indagini in merito all’omicidio della povera Sharon Verzeni, assassinato da Moussa Sangare, che avrebbe letteralmente colpito a caso la donna in quel di Terno d’Isola, durante la notte fra il 29 e il 30 luglio. Come riferisce l’Adnkronos attraverso le pagine del proprio sito web, nella giornata di ieri i carabinieri sono riusciti a risalire ai due ragazzini di soli 15 anni che Moussa Sangare aveva minacciato di uccidere poco prima di commettere l’omicidio di Sharon Verzeni.



Entrambi sono italiani, residenti a Chignolo d’Isola, a pochi passi da Terno, e sentiti dalle forze dell’ordine hanno confermato le indiscrezioni, ovvero, che Sangare li aveva “puntati” e quindi minacciati di ucciderli con un coltello. Le indagini stanno permettendo di ricostruire nell’interezza quanto accaduto quella terribile notte, e sembra che l’assassino, prima di colpire Sharon Verzeni, abbia girato in bicicletta per circa mezz’ora in quel della zona (non soltanto a Terni), prima di individuare quello che rappresentava il bersaglio più vulnerabile e quindi più semplice.



OMICIDIO SHARON: TUTTE LE PERSONE MINACCIATE DA SANGARE

Nell’ordine, dopo aver minacciato i due quindicenni di cui sopra, ha preso di mira una persona che si trovava in un’auto e poi altri due uomini. Stando a quanto emerso dagli interrogatori, sembra che Sangare abbia anche simulato di uccidere una persona utilizzando una statua e facendo finta di sgozzarla.

Ad un certo punto è passata di lì Sharon Verzeni, che quella sera aveva deciso di uscire di casa a fare una passeggiata per il grande caldo: lo aveva chiesto anche al marito, Sergio Ruocco, ma lo stesso era provato dal lavoro e dall’afa di quel giorno (fa l’idraulico), di conseguenza aveva dato forfeit ed aveva deciso di andare a dormire. Moussa Sangare ha quindi visto nella 33enne barista il bersaglio perfetto, descrivendola precisamente come una donna sola che stava guardano le stelle e che quasi sicuramente non si è nemmeno accorta di cosa stesse accadendo alle sue spalle.



OMICIDIO SHARON: LA SERA DOPO SANGARE AD UNA GRIGLIATA

L’assassino si è così avvicinato di soppiatto, ha colpito più volte la donna per poi finirla con un fendente alla pancia, quello che probabilmente non le ha lasciato scampo. Sharon Verzeni non ha avuto nemmeno il tempo di reagire e capire, per poi riuscire in qualche modo a chiamare aiuto, morendo però poco dopo.

Un omicidio che fa venire i brividi quello consumatosi a Terno d’Isola poco più di un mese fa, visto che la vittima, come scrive il Gip, ha agito senza alcuna possibile motivazione e in maniera casuale: quella sera voleva semplicemente uccidere qualcuno quasi per sfizio e lo ha fatto. Raccapricciante anche il fatto che la sera dopo l’omicidio, lo stesso 30enne si sarebbe recato ad una grigliata con degli amici, con ancora addosso l’arma del delitto, dimostrando una totale insensibilità, così come del resto avvenuto durante il brutale assassinio.