Novità nell’inchiesta sull’omicidio di Silvana La Rocca, ex insegnante 73enne trovata senza vita nel giardino della sua abitazione a Marina di Leporano (Taranto) il 13 novembre scorso. L’autopsia avrebbe confermato la versione del figlio della donna, il 46enne Salvatore Dettori, indagato per il delitto: l’uomo, reo confesso, aveva detto di averle strappato il cuore dal petto dopo averla accoltellata a morte.
Secondo le prime risultanze dell’esame medico legale sul cadavere, sarebbe andata proprio così: Dettori avrebbe estratto il cuore a mani nude per poi gettarlo via. L’indiscrezione arriva dalla Gazzetta del Mezzogiorno.
Omicidio Silvana La Rocca, la ricostruzione e il punto sulle indagini
L’autopsia sul corpo di Silvana La Rocca è stata eseguita dal medico legale Francesco Introna, incaricato dell’esame dalla Procura di Taranto. La donna sarebbe stata colpita con diverse coltellate dal figlio 46enne, Salvatore Dettori, e poi le sarebbe stato asportato il cuore.
L’orrore si sarebbe consumato nella villetta della vittima, vedova dal 2002. Dettori avrebbe poi confessato il delitto e si trova in carcere dal 15 novembre scorso. Nel corso dei due interrogatori resi davanti ai magistrati, l’indagato avrebbe fornito un racconto apparso a tratti delirante. Avrebbe detto di aver ucciso la madre e di averle estratto il cuore perché da lei costretto a cibarsi di “carne umana” sotto influenza di una presunta “setta di vampiri”. Si sarebbe poi disfatto dell’organo gettandolo in un luogo che non avrebbe indicato agli investigatori, limitandosi a dire di averlo “buttato per strada”.
Sul corpo di Silvana La Rocca sarebbero state trovate diverse ferite che il figlio avrebbe detto di averle inferto con due coltelli. Il movente, stando all’ipotesi investigativa, avrebbe natura economica e potrebbe essere legato alle precarie condizioni finanziarie dell’indagato. Sul posto, oltre ai carabinieri sono intervenuti i vigili del fuoco: nell’abitazione, infatti, sarebbe stata in corso una fuga di gas dovuta al tentativo di far saltare l’immobile da parte del presunto omicida.