Alexandra, zia di Sofia Castelli, e Aurora, amica del cuore della vittima, sono state intervistate stamane da Storie Italiane. “Sofia era una ragazza piena di vita, piena di energia, era molto determinata, molto forte, era tosta, era un po’ il collante della famiglia, non si perdeva mai un appuntamento in famiglia, sia con noi che con la famiglia del papà, un dolore incolmabile”, le parole della zia. Aurora aggiunge: “Nell’ultimo periodo non c’era stato nessun segnale forse nelle ultime settimane era diventato più ossessivo del solito ma nulla che ci facesse preoccupare”.



Zakaria Atqaoui è stato condannato in primo grado a 24 anni dopo aver assassinato Sofia Castelli, introducendosi di nascosto nella sua abitazione e attendendola nell’armardio, ed ora chiede uno sconto di pensa. “Siamo preoccupate – spiega la zia – siamo già insoddisfatte dalla sentenza di primo grado e ora la condanna potrebbe essere confermata o al massimo abbassarsi. L’avvocato chiede che non venga riconosciuta la premeditazione e per noi è ridicolo perchè ci sono fatti oggettivi, non c’è niente da discutere, i fascicoli parlano”.



OMICIDIO SOFIA CASTELLI, LA ZIA DELLA VITTIMA. “SI E’ INFILATO NELL’ARMADIO…”

Ricordiamo che il ragazzo reo confesso si è introdotto in casa, si è nascosto nell’armadio e poi ha aspettato che Sofia si addormentasse per ammazzarla. “Lui si è infilato nell’armadio ed ha preso il coltello aspettandola nell’armadio”, aggiunge ancora la zia di Sofia Castelli.

“Lui si è cambiato i vestiti prima di entrare nell’armadio perchè secondo noi non voleva sporcarsi sapendo già ciò che avrebbe fatto, lui poi si è cambiato di nuovo d’abiti”. Eleonora Daniele commenta: “Più premeditazione di questo cosa c’è?”, e un avvocato in studio a Storie Italiane aggiunge: “E’ chiara la premeditazione, non si discute”.



OMICIDIO SOFIA CASTELLI, LA ZIA DELLA VITTIMA. “ECCO COSA DICE LA DIFESA…”

La zia di Sofia Castelli ha ripreso la parola, dicendo: “Secondo l’avvocato lui avrebbe agito al momento, all’istante. Si legge che lui avrebbe agito d’impulso perchè ha scoperto che solo in quel momento che Sofia si sarebbe visto con un ragazzo, delle cose senza senso”. In realtà agli atti viene scritto che Zakaria prende le chiavi di casa di Sofia Castelli il giorno prima, di conseguenza si tratta un chiaro indizio circa le sue intenzioni. Sull’arma del delitto invece: “L’avvocato ha avuto il coraggio di contestare il coltello, dicendo che non è sicuro che l’abbia preso dalla casa di Sofia, nonostante sia stato lui a dire di aver preso il coltello, cambiandolo perchè prima aveva preso un coltello con la punta smussata”.

La difesa sta quindi cercando di dimostrare che si sia trattato di un raptus del momento ma tutto sembrerebbe andare verso la premeditazione e il castello non può smontarsi quindi anche se la difesa ha chiesto uno sconto di pena. “Se la Procura non produce appello avverso la sentenza, non ritenendo giusti i 24 anni, non si può fare nulla”, aggiunge l’avvocato in studio.