Al via questa mattina in Corte d’Assise a Monza il processo per l’omicidio di Sofia Castelli, la 20enne accoltellata in casa a Cologno Monzese lo scorso 29 luglio. Sul banco degli imputati l’ex fidanzato della vittima, il 23enne italo-marocchino Zakaria Atqaoui accusato di averle teso un agguato dopo essersi introdotto nell’appartamento e averla aspettata, nascosto in un armadio, al ritorno da una serata in dicosteca.



Il reato contestato è omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dal mezzo insidioso per aver colpito la vittima nel sonno. Stando alla ricostruzione degli inquirenti l’imputato, reo confesso, avrebbe sottratto le chiavi dell’abitazione alla vittima nei giorni precedenti con lo scopo di portare a termine il piano omicidiario. Approfittando dell’assenza della ragazza, la notte tra il 28 e il 29 luglio scorsi si sarebbe nascosto in casa per poi entrare in azione, usando un coltello preso dalla cucina, mentre Sofia Castelli dormiva. Nell’appartamento, in un’altra stanza, un’amica della 20enne che non si sarebbe accorta di nulla e che oggi è parte civile oltre alla famiglia della vittima e a un’associazione a tutela delle donne vittime di violenza.



Omicidio Sofia Castelli, difesa Zakaria Atqaoui chiede la perizia psichiatrica

Nella prima udienza che si è tenuta oggi, riporta Ansa, l’avvocato difensore di Atquoi, Vainer Burani, avrebbe chiesto la perizia psichiatrica per il suo assistito. La Corte d’Assise avrebbe inoltre accolto le richieste di costituzione di parte civile dei familiari di Sofia Castelli, dell’amica della ragazza che, la notte del delitto, dormiva in una stanza attigua, e dell’associazione “Casa delle donne maltrattate di Milano”.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, Zakaria Atqaoui avrebbe agito contro Sofia Castelli, che aveva deciso di troncare definitivamente la loro relazione, mettendo in atto un vero e proprio agguato all’alba del 29 luglio scorso. Per ore, in attesa che la vittima facesse ritorno a casa da una serata in compagnia, sarebbe rimasto nascosto nell’armadio della camera da letto della giovane spiandone i movimenti sui social. Una volta tornata a casa, Sofia Castelli si sarebbe messa a dormire ed è allora che l’ex fidanzato avrebbe fatto scattare l’aggressione accoltellandola a morte nel sonno. La prossima udienza è fissata per il prossimo 1 marzo.