Arrivano nuovi aggiornamenti sull’omicidio di Tanina Momilia, uccisa lo scorso 7 ottobre 2018 a Fiumicino. Come riportano i colleghi di Quarto Grado, il personal trainer Andrea De Filippis è stato condannato a 16 anni e 9 mesi di reclusione. La sentenza della Corte d’Assise di Civitavecchia ha mandato su tutte le furie i familiari della vittima: dopo appena quindici minuti di camera di consiglio, i giudici hanno rifiutato le aggravanti di crudeltà, concedendo le attenuanti generiche. Netta la posizione dei parenti di Tanina, riportata da Alessandra Anzolin: «Questa non è giustizia». Ricordiamo che la Procura della Repubblica aveva chiesto la pena dell’ergastolo per l’ex istruttore di arti marziali, ma la Corte d’Assise sembra aver accolto la posizione dell’uomo, che aveva confessato ai carabinieri di essere stato colto da un raptus: «Non volevo ucciderla».



OMICIDIO TANINA MOMILIA, ANDREA DE FILIPPIS CONDANNATO A 16 ANNI E 9 MESI

L’omicidio di Tanina Momilia sconvolse la comunità di Fiumicino: una donna amata da tutti, dai familiari ma anche dai conoscenti, uccisa nella palestra che frequentava e poi gettata in un canale. Secondo quanto emerso dalle indagini, Tanina aveva una relazione con Andrea De Filippis e pare che volesse spifferare tutto alla compagna dell’istruttore. Questo il movente del delitto, che non ha mai convinto la famiglia della vittima. Recentemente il marito Daniele Scarpati ha spiegato: «Io il dubbio ce l’ho che De Filippis abbia avuto un complice, voci di popolo dicono che c’erano due persone. Il problema è chi. Tanina mi diceva non ti preoccupare, io non ho paura di nessuno. Questa frase per me ha un senso, ha un peso. Secondo me Tanina ha visto qualcosa che non doveva vedere».

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