Prima di consegnarsi alla polizia di Milano, Sebastian Ganci, il vigilantes 40enne responsabile dell’omicidio di Tavazzano a scapito del cugino 29enne, si è sfogato con la sorella: “Ho fatto una grossa c…”. L’uomo ha esploso tre colpi di pistola nei confronti di Amato Dipaola, cugino di primo grado, dopo una violenta lite esplosa nel suo appartamento in provincia di Lodi. Il movente è la gelosia nei confronti di una ragazza minorenne, una 17enne romena, contesa tra i due cugini. La giovane da qualche tempo frequentava il vigilantes ma era finita al centro delle attenzioni del cugino, entrambi originari di Cerignola (Foggia). Sebastian è descritto dai vicini come un uomo schivo ed attento alla sicurezza mentre Amato era giunto da pochi giorni dal parente per fargli visita ed era ospite nello stabile ex Aler dove il vigilantes viveva da tempo. Lo stesso appartamento frequentato anche dalla ragazzina. Dopo il turno di lavoro, nella notte tra sabato e domenica, Ganci ha fatto ritorno a casa e sotto gli occhi della 17enne sarebbe esplosa la lite col cugino. Sarebbero così partiti 5 colpi di pistola, tre dei quali andati a segno. Quindi Ganci si è dato alla fuga costringendo la minore, sotto choc, a seguirlo. Intenzionato forse a lasciare la Lombardia, sarebbe stata proprio la ragazza, come spiega Il Giorno, a convincerlo a scendere per non aggravare ulteriormente la sua posizione. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



GUARDIA GIURATA UCCIDE CUGINO

Omicidio Tavazzano, dramma in provincia di Lodi: il 29enne Amato Di Paola è stato ucciso dal cugino Sebastian Ganci al termine di una lite. Secondo quanto riportano i colleghi de Il Giorno, la tragedia si è consumata ieri sera, sabato 10 agosto 2019: in base alle primissime informazioni a disposizione, il delitto sarebbe stato causato da una rivalità in amore. Entrambi, infatti, erano innamorati di una ragazza 17enne di origini rumene: il 45enne, una guardia giurata, avrebbe scatenato la sua rabbia nei confronti del cugino una volta saputa la relazione tra lui e la giovane. Nel corso della vivace discussione, Sebastian Ganci avrebbe impugnato la sua pistola e avrebbe esploso diversi colpi, ferendo mortalmente il parente.



OMICIDIO TAVAZZANO, LITE SFOCIATA IN TRAGEDIA: MORTO 29ENNE

Dopo l’omicidio dell’ultras Diabolik e il dramma di Reggio Emilia, un nuovo delitto nel giro di pochi giorni. Il Giorno sottolinea che il killer è stato fermato ed arrestato dalle volanti della Polizia: l’uomo si trovava in stato confusionale sotto casa della sorella, che ha contattato il 112 dopo aver saputo della macabra uccisione. Antonio Di Paola, originario di Cerignola (Foggia), era ospite da qualche giorno di Sebastian Ganci: in corso le indagini delle forze dell’ordine coordinate dalla Procura di Lodi per accertare l’esatta dinamica dei fatti. La 17enne romena è stata ascoltata da carabinieri e polizia come testimone diretta della tragedia. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore dagli sviluppi delle indagini.

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