7 febbraio 2020: questa la data del capitolo giudiziario finale per l’omicidio Vannini, la Cassazione tra poco meno di sei mesi deciderà su uno dei casi più controversi della storia recente. I giudici saranno chiamati a decidere sui ricorsi di Procura e difesa della famiglia Ciontoli: i primi chiedono l’annullamento della sentenza dei giudici d’Appello, i secondi di ridurre la pena fissata a cinque anni di reclusione per Antonio Ciontoli per il reato di omicidio colposo. Nelle ultime settimane si è parlato molto dei nuovi retroscena sul caso ed ha fatto scalpore l’intervista dell’ex ufficiale della Marina a Storie Maledette, con la madre di Marco Vannini su tutte le furie. La Procura ha le idee chiare: richiesto l’annullamento della sentenza e la riformulazione del reato, da omicidio colposo in omicidio volontario. L’avvocato della famiglia Vannini non è andato per il sottile replicando alle ultime dichiarazioni del Ciontoli: «Non vorrei che qualcuno la prossima volta venga a dirci che Marco si è suicidato. E qualcuno ci crederà pure!». Senza dimenticare le inchieste giornalistiche – Le Iene in prima linea – con la teoria che a sparare sarebbe stato Federico Ciontoli e non il padre Antonio…



OMICIDIO VANNINI, SENTENZA CASSAZIONE IL 7 FEBBRAIO 2020

Come sottolineano i colleghi del Corriere della Sera, sarà uno scontro finale dagli esiti imprevedibili: i giudici potrebbero decidere di confermare la sentenza d’appello – che diventerebbe così definitiva – oppure accogliere il ricorso della procura e dei legali della famiglia di Marco Vannini. Con quest’ultimo scenario, si svolgerà un nuovo processo di secondo grado e Antonio Ciontoli sarà imputato per il reato di omicidio volontario. Ricordiamo che in primo grado l’ex ufficiale della Marina è stato condannato a 14 anni di carcere, reo di non salvare il fidanzato della figlia Martina dopo lo sparo incidentale. In Cassazione verrà anche scritto il futuro degli altri membri della famiglia Ciontoli coinvolti, ovvero moglie e figli: anche per loro è stata richiesta la riformulazione in omicidio volontario. non resta dunque che attendere: saranno mesi di altissima tensione e di scontri mediatici su uno dei casi più enigmatici degli ultimi anni…

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