Lo psichiatra Paolo Crepet è stato oggi ospite del programma di Rai Uno, Uno Mattina, per parlare del terribile caso di Morazzone, il comune in provincia di Varese in cui un padre 40enne ha ucciso il figlio di 7 anni, tentando anche di ammazzare l’ex moglie. “La cocaina non dovrebbe essere nelle disponibilità di una persona che sta in casa – spiega il noto psichiatra parlando in diretta televisiva sul primo canale – era ai domiciliari ma si forniva di… ed è evidente che la cocaina comporta un cambiamento di personalità, ma non in questa circostanza, questo è il problema enorme”.



Quindi Paolo Crepet ha aggiunto, raccontando le sue esperienze: “Io ho avuto a che fare con tante realtà in cui padri cocainomani e molto altro, ottenevano dai tribunali permessi per stare con i figli. E’ il tema che è sconvolgente: che cosa può dare un padre in quelle condizioni ad un figlio. Può educare a cosa? Alla violenza, alla cocaina, alla promiscuità? Ci sarà un’idea morale dell’educazione o è solo una formalità, hai un padre e una madre?”. Incredibile anche il fatto che, come riferito negli studi di Uno Mattina, la denuncia non abbia portato di fatto a nulla, e in questo caso Paolo Crepet ha commentato: “Se c’è una signora che ha denunciato, e questa denuncia non viene intercettata da chi sta dando un permesso ad un signore già confesso…”.



PAOLO CREPET: “NON E’ VERO CHE I PADRI DEBBANO PER FORZA VEDERE I FIGLI”

Poi precisa: “Io non faccio parte di quella schiera di psichiatri che pensano che un papà comunque debba vedere un figlio, dipende, e lo stesso vale anche per una madre. Meglio darlo a una nonna, una zia, una comunità, piuttosto che quello che è accaduto, tutte cose molto, molto prevedibili, assolutamente”.

Quindi Crepet domanda in studio, una domanda ovviamente provocatoria: “C’è qualcuno che ancora crede nel raptus omicida? Nei fumetti di psicologia. Lo dico da anni, non esiste il raptus, se esistesse saremmo tutti in pericolo, potrei averlo anche io in questo momento e fare una strage. Se fosse compatibile con un essere umano avremmo fatto la fine dei mammut”.