OMICIDIO VITALINA BALANI, NIENTE PROCESSO DI REVISIONE

Dopo 18 anni ha sperato di riaprire il suo caso con un processo di revisione, ma è arrivata la conferma della condanna all’ergastolo: Andrea Rossi ha ucciso Vitalina Balani anche per la Corte d’Appello di Perugia. Il legale del commercialista in aula aveva chiesto ai giudici di ammettere almeno che vi è un grande dubbio sulla colpevolezza del suo assistito, ma dopo la discussione al mattino e la camera di consiglio durata tre ore, è arrivata la sentenza che ha rigettato l’istanza di revisione, confermando la pena.



Per la procura generale l’istanza della difesa andava respinta, in virtù dell’assenza di prove scientifiche nuove in grado di ribaltare le sentenze degli altri processi, ritenendo anzi di essere di fronte a un quadro indiziario solido. La stessa conclusione, spiega il Resto del Carlino, a cui è giunta la parte civile, che rappresenta le nipoti di Vitalina Balani, il quale in aula ha ricostruito tutti gli elementi che hanno portato Andrea Rossi a finire nel mirino delle indagini e a essere condannato definitivamente all’ergastolo.



ANDREA ROSSI, LO SCONTRO IN AULA TRA PG E DIFESA

Per la procura generale le questioni medico-legali sollevate dalla difesa di Andrea Rossi sono “l’ultimo, disperato tentativo di sostenerne l’innocenza” nonostante sia emerso finora sempre il contrario. Oltre a smentire la presenza di nuove prove scientifiche, ha contestato gli studi del perito che spostano l’ora del decesso di Vitalina Balani a un periodo in cui il commercialista aveva un alibi, spiegando che sono “datati“, infatti alcuni risalgono “addirittura agli anni ’60“.

Quindi, il ricorso è ritenuto infondato per l’accusa in quanto non sono stati portati elementi nuovi. Invece, per la difesa la prova nuova è rappresentata dalle conclusioni del perito, secondo cui la vittima dell’omicidio è morta al massimo 15 ore prima del suo ritrovamento, quando Andrea Rossi risultava avere un alibi. Ma la Corte d’Assise di Perugia ha dato ragione all’accusa, confermando appunto la condanna all’ergastolo.



Durante la sua requisitoria, il procuratore generale ha anche attaccato duramente Andrea Rossi per le “80 versioni diverse” in merito a ciò che fece in quel lasso temporale, cambiandole “40 volte ciascuna“. Ha poi ribadito il movente dell’omicidio di Vitalina Balani, cioè eliminare il più grande dei suoi debiti. Infatti, la donna aveva dato 2 milioni di euro al commercialista, da cui li rivoleva indietro. Ma l’uomo aveva dilapidato quei soldi.