18 anni dopo l’omicidio di Vitalina Balani, la 70enne uccisa in casa a Bologna il 15 luglio 2006, arriva il colpo di scena che potrebbe riscrivere la storia conclusa con la condanna definitiva a carico del suo commercialista Andrea Rossi, all’ergastolo dal 2010. Si tratta, riporta Ansa, di un elemento inedito che potrebbe permettere all’uomo di dimostrare che aveva un alibi e quindi di essere estraneo all’uccisione dell’anziana, come ha sempre sostenuto.



Una nuova perizia, prodotta nell’ambito del giudizio di revisione in Corte d’appello a Perugia, avrebbe spostato l’orario della morte inquadrandolo in una parentesi temporale diversa. La novità arriva all’esito del lavoro svolto dall’anatomopatologo Mauro Bacci. Difeso dall’avvocato Gabriele Bordoni, l’imputato si è sempre detto innocente e il 24 settembre prossimo, in aula, è atteso l’intervento del perito e del consulente della difesa. Stando alla perizia Bacci, il decesso di Vitalina Balani sarebbe avvenuto in un arco di tempo compreso tra le 22:00 del 14 luglio e le 5:00 del 15 e questo porterebbe un assist alla difesa: così Andrea Rossi avrebbe un alibi in grado di reggere, con tanto di testimoni.



Omicidio Vitalina Balani: l’orario della morte diverso secondo la nuova perizia nel processo di revisione

Secondo la sentenza di condanna a carico del commercialista Andrea Rossi, la morte di Vitalina Balani sarebbe invece avvenuta tra le 13:30 e le 14:00 del 14 luglio. Il nuovo intervallo temporale ora indicato nella perizia Bacci stravolge quel risultato e potrebbe portare a una clamorosa svolta 18 anni dopo il delitto. L’esame delle foto delle macchie ipostatiche (i ristagni di sangue che si producono post mortem nelle parti più declivi di un cadavere) avrebbe portato a concludere che la morte di Vitalina Balani, trovata senza vita nel suo appartamento di via Battindarno a Bologna nella tarda mattinata del 15 luglio 2006, sarebbe deceduta in un range diverso.



La causa del decesso di Vitalina Balani, secondo il perito, fu un’asfissia meccanica violenta. La difesa del professionista condannato all’ergastolo per l’omicidio sostiene la sussistenza di un “margine di elasticità” che potrebbe collocare l’orario della morte tra le 20:00 e le 22:00 e l’avvocato Bordoni, riferisce ancora l’agenzia di stampa, ha spiegato che il suo assistito avrebbe un alibi proprio nella finestra di tempo focalizzata dalla perizia: si sarebbe trovato prima in ufficio alla presenza di diverse persone tra cui clienti e collaboratori e poi, dalle 20:28 alle 23:57, sarebbe risultato “loggato” al suo computer (dal quale avrebbe cancellato i file relativi alla posizione della donna, sua cliente). Quest’ultimo elemento, a processo, aveva assunto rilievo nell’impianto accusatorio.

Omicidio Vitalina Balani, ex investigatore su Andrea Rossi: “Sono certo che sia lui il colpevole”

La notizia della nuova perizia che potrebbe cambiare radicalmente la posizione di Andrea Rossi è stata commentata al Corriere della Sera, poche ore fa, da un ex investigatore che seguì l’indagine all’epoca dell’omicidio di Vitalina Balani.

Sono sorpreso – ha dichiarato Alberto Dello Margio, ex agente della Squadra mobile oggi in pensione –. Non sono un medico legale e non entro in questioni che non mi competono, ma sono certo che Andrea Rossi sia colpevole. Ora toccherà ai giudici valutare queste conclusioni, ma gli indizi a suo carico erano tanti e le sentenze lo hanno accertato“. Secondo Dello Margio, la responsabilità dell’imputato non si cristallizzerebbe nel solo fattore “orario della morte” ma in una costellazione di elementi gravi, precisi e concordanti e in quello che l’ex investigatore definisce “un movente enorme“: “Era disperato e senza più soldi. La signora li rivoleva indietro e il giorno del delitto scadeva una rata corposa“. A inchiodare il professionista, portandolo all’ergastolo, per l’accusa furono anche il ritrovamento, a casa sua, di pagine strappate dall’agenda della vittima, e non solo: “C’erano tutti i conti con i soldi da restituire – ha ricordato Dello Margio –. Che motivo aveva poi di cancellare i file del suo computer? Non è stato condannato solo per l’orario della morte, c’era molto altro“.