È stato rinviato al 9 ottobre il processo per l’omicidio Vitalina Balani: ci sarà la discussione e la sentenza, mentre oggi è stata discussa la perizia che ha spostato l’orario della morte della vittima, una svolta che potrebbe cambiare radicalmente gli scenari per Andrea Rossi, il commercialista condannato all’ergastolo nel 2010 in via definitiva. L’anziana, che era cliente dell’uomo, venne trovata morta a casa nel 2006.



Per i giudici gli indizi raccolti erano schiaccianti, inoltre non aveva alcun alibi, ma un movente importante: un debito di 2 milioni di euro con la vittima, che il giorno della sua morte aveva un appuntamento col commercialista. Questi la sera del delitto eliminò dal suo pc tutti i file sulla Balani e staccò via dall’agenda la pagina relativa a quel giorno, trovata però nel suo dizionario proprio alla voce “delitto”.



OMICIDIO VITALINA BALANI, BATTAGLIA SULLA PERIZIA

Ora però è in corso la revisione del suo processo, in quanto una perizia posticipa di almeno 8 ore l’orario della morte della vittima, in una fascia oraria in cui il commercialista ha un alibi di ferro: era in studio, come dimostrato dai tabulati delle telefonate e il verbale di un incidente di un socio a cui lavorò.

Il procuratore generale e il legale di parte civile hanno contestato le conclusioni del perito, sostenendo che il nuovo range temporale si basa su studi scientifici che potrebbero essere smentiti da altri studi, inoltre lo spostamento dell’ora della morte non ha tasso di certezza, ma solo di probabilità.



ANDREA ROSSI: “QUELLA PERIZIA MI SCAGIONA”

Intanto, Andrea Rossi continua a proclamarsi innocente: “Avverto il convincimento che finalmente, dopo così troppo tempo, un giudice valuterà serenamente le emergenze di prova“, ha dichiarato il commercialista nell’intervista rilasciata al QN prima dell’udienza odierna. Per quanto riguarda la cancellazione dei file dal pc, ha precisato che le indagini della polizia postale e di un perito hanno dimostrato che vennero fatte “a macchia di leopardo“, quindi non furono cancellati solo i documenti sulla Balani, che comunque non avrebbe incontrato, perché era impegnato per una vicenda legata a un contatore Enel.

Andrea Rossi ha smentito di aver strappato quel foglio dall’agenda e di aver avuto un debito con la sua cliente. “Avevo altre pendenze significative quindi eliminando una cliente non avrei risolto alcunché“, ha aggiunto il professionista, che vorrebbe vivere una nuova fase della sua vita da uomo libero e nel frattempo continua “a vivere nell’utopia che prima o poi qualcuno in questo baratro ci guardi dentro per davvero“.