A distanza di 31 anni, l’omicidio di Willy Branchi rappresenta ancora un mistero. Il caso è stato affrontato da Le Iene, che hanno provato a fare luce (qui lo speciale) sulla morte del 18enne assassinato a Goro in circostanze ancora da chiarire. La svolta nelle indagini sembra essere sempre più vicina, con due fratelli indagati e un puzzle che inizia a ricomporsi, ma ecco un giallo: come riporta Il Resto del Carlino, è spuntata la scritta «assassino» sul marmo della lapide di Ido Gianella, un nome comparso a più riprese nelle carte dell’inchiesta sulla morte di Willy. Vergata con un pennarello colorato, la scritta risalirebbe a qualche giorno fa: Gianella era finito nel fascicolo per le dichiarazioni di Don Tiziano Bruscagin, ex parrocco di Goro, che aveva riportato delle voci di Paese che portavano a lui, «al macellaio», in quanto Willy sarebbe stato ucciso con una pistola usata per ammazzare i maiali.



WILLY BRANCHI, SCRITTA “ASSASSINO” SULLA TOMBA DI IDO GIANELLA

Ricordiamo che Don Tiziano Bruscagin è stato indagato per calunnia per le sue parole su Ido Giannella. Come spiega Il Resto del Carlino, la scritta «assassino» è stata rinvenuta da alcune persone in visita ai propri cari defunti ed è stata segnalata alle forze dell’ordine: avviati gli accertamenti per risalire ai responsabili, con i Carabinieri che hanno informato dell’accaduto anche la Procura. I familiari di Gianella – i figli Francesco e Alfredo – nelle scorse ore si sono recati in caserma per formalizzare la denuncia. L’ennesimo giallo in quel di Goro, un mistero che si aggiunge a quelli che da trent’anni sconvolgono la piccola comunità in provincia di Ferrara. Senza dimenticare che appena qualche giorno fa, a settembre, è stato ricordato l’anniversario della morte di Willy…

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