C’è una importante novità nel caso di Willy Branchi: una donna è indagata per false informazioni. Si tratta della decima iscrizione nel registro degli indagati per l’omicidio del 18enne di Goro. La scorsa primavera agli inquirenti arrivò una soffiata che ora si sta arricchendo di sviluppi. Secondo quanto riportato da Il Giorno, questa donna sarebbe indagata perché avrebbe ricevuto la confidenza del trasporto del cadavere del 18enne di Goro. La “motorella” si conferma chiave del delitto. A bordo della stessa c’era il corpo agonizzante o già morto di Willy Branchi, con i due fratelli che oggi devono rispondere dell’accusa di omicidio. Si tratta di due pescatori di Goro. Torniamo dunque a quella notte tra il 29 e 30 settembre 1988. Su una Apecar c’è Willy Branchi con i due fratelli. Questa la tesi dell’accusa, che ha sentito in Procura la donna. Messa a confronto con una persona considerata molto attendibile, e a cui aveva già riferito l’episodio in passato, ha negato tutto, fornendo una versione non credibile, quindi è finita nei guai.
WILLY BRANCHI, INDAGATA DONNA: LA “VIA CRUCIS”
Gli inquirenti ora, come riportato da Il Giorno, sono riusciti anche a individuare la “Via Crucis” di Willy Branchi, finito in una rete di pedofili. In via Buozzi sarebbe stato attirato da qualcuno e poi pestato a sangue. Il sarto Rodrigo Turolla, uno degli indagati per falso, raccontò che il giorno dopo l’omicidio senti dire che «Willy era stato caricato» in quella zona, poi trovò un laccio di una felpa sul suo garage. Secondo un altro teste, il ragazzo sarebbe stato poi seviziato e colpito con una pistola da macello in una stalla di Via Cervi. Potrebbe essere morto in quei frangenti, da qui la necessità di sbarazzarsi del cadavere. E poi c’è l’argine dove è stato trovato: perché è stato lasciato lì, col Po a due passi? Forse avevano fretta, paura di essere scoperti. L’Ape comunque è l’unico mezzo che avrebbe potuto percorrere quella vecchia stradina sterrata da via Mezzano. La verità sulla morte di Willy Branchi aspetta ormai di essere scoperta da trentadue anni, ma forse ora è più vicina.