Omicidio Yana Malaiko, confessa l’ex fidanzato
Stratan Dumitr, ex fidanzato di Yana Malaiko, ha ammesso di aver tolto la vita alla ragazza. La giovane è stata uccisa la notte del 20 gennaio scorso nell’abitazione a Castiglione delle Stiviere (Mantova). L’uomo ha ammesso di aver causato la morte della sua ex fidanzata, negando però di averlo fatto intenzionalmente. A suo dire, il decesso della giovane sarebbe stato infatti la conseguenza involontaria di un litigio.
Dumitr, in un interrogatorio su sua richiesta, ha confessato di aver colpito con la mano la ragazza, “una volta sola” allo sterno per allontanarla. Non si sarebbe reso conto delle conseguenze del colpo, in quanto entrato in un’altra stanza immediatamente. Secondo l’uomo, dunque, l’uccisione della ex fidanzata non sarebbe volontaria.
Stratan Dumitr e l’occultamento di cadavere
Nel corso dell’interrogatorio, Stratan Dumitr ha parlato anche dell’occultamento del cadavere, trovato giorni dopo ad alcuni chilometri di distanza. L’uomo, come spiega la Procura, non ha fornito dettagli, dicendo che non ricordava esattamente quanto accaduto dopo. Avrebbe riferito elementi frammentari.
L’ex fidanzato di Yana è accusato di omicidio doloso aggravato dalla premeditazione e dal fatto di aver agito nei confronti di una persona con la quale aveva avuto in passato una relazione affettiva. A suo carico anche l’accusa di occultamento con l’aggravante di aver commesso il fatto per assicurarsi l’impunità del delitto di omicidio. La Procura, come spiega l’Ansa, ha contestato alla sua versione dei fatti. Dalle risultanze investigative, infatti, la versione dell’uomo non sembra reggere, ma Dumitr ha ribadito la sua verità.