Omicron 4, nota anche come BA.4, è la nuova sottovariante Omicron isolata e genotipizzata presso il laboratorio di Microbiologia dell’ospedale “San Gerardo” di Monza, diretto dalla dottoressa Annalisa Cavallero. A comunicare la notizia è stata la stessa struttura, attraverso una nota ufficiale nella quale si legge che “la nuova variante del virus SARS-CoV-2 è stata identificata poche ore fa e fino ad oggi non era ancora stata sequenziata in Italia”.

Il laboratorio, che conduce quotidianamente il lavoro di genotipizzazione del virus, è incluso nella rete lombarda e italiana dei laboratori che hanno come obiettivo quello di identificare e isolare le varianti come Omicron 4. “Trovare con rapidità varianti è fondamentale per improntare al meglio le cure – ha asserito il direttore generale della ASST Monza, Silvano Casazza –. In questa particolare circostanza sono orgoglioso del lavoro svolto dal nostro laboratorio, tra i primi in Italia per qualità”. Frasi di encomio sono giunte anche da parte di Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia: “Mi complimento con il laboratorio di Microbiologia dell’ospedale San Gerardo di Monza, una vera eccellenza della ricerca e che conferma la vigilanza attenta e massima che Regione Lombardia mantiene sul Covid-19”.

OMICRON 4, SOTTOVARIANTE COVID ISOLATA A MONZA: OMS MANTIENE ALTA L’ATTENZIONE

Come testimonia l’individuazione di Omicron 4, SARS-CoV-2 per sopravvivere continua a mutare e, dal canto suo, l’OMS sta monitorando i diversi lignaggi discendenti dalla variante di oggi dominante (Omicron, appunto). Sulla base dei “dati limitati attualmente disponibili”, l’OMS parla del “vantaggio di crescita che sembra esserci per le versioni successive, rispetto alla BA.2: nel dettaglio per le BA.4, BA.5 e BA.2.12”.

Le dichiarazioni dell’Organizzazione campeggiano sulle colonne di Rai News, dove viene riferito che l’incremento dei casi positivi potrebbe essere dovuto “alla più alta trasmissibilità intrinseca o alle superiori capacità di fuga immunitaria dei sottolignaggi che stanno circolando, all’immunità che cala o a una combinazione di questi fattori nel contesto di un panorama genetico in evoluzione”. Inoltre, “dall’emergere di Omicron nel novembre 2021, il virus ha continuato a evolversi, dando vita a molti ceppi discendenti e ricombinanti. La diversificazione genetica di Omicron indica una continua pressione selettiva sul virus in corso per adattarsi al suo ospite e al suo ambiente”.