A “Un Giorno da Pecora”, trasmissione di Rai Radio1, Fabrizio Pregliasco ha proseguito il discorso già iniziato a “Unomattina Estate”: “Temo che prima o poi Omicron 5 ce la faremo proprio tutti, è un disastro. Sfugge a chi è guarito e sfugge un po’ in termini di infezione anche ai vaccinati. Il problema è che c’è un rischio di ulteriore incremento dei casi, che riteniamo sottostimati. Attualmente i contagiati in Italia sono almeno il doppio: circa 100mila al giorno, i positivi complessivi notificati sono 600mila. Però potrebbero essere molti di più, circa il doppio. Oltre un milione? Esatto. Poi c’è una quota di asintomatici, soggetti che possono contagiare”.
Pregliasco, per giunta, ha asserito: “Chi ha avuto il Covid 3-4 mesi fa non ha avuto Omicron 5 e non c’è una protezione incrociata tra le varie Omicron, quindi può contrarre il virus di nuovo. Nuova variante? In inverno, con la perdita della protezione e qualche variazione sul tema di Omicron bisognerà tenere alta la guardia. Il virus non si è raffreddorizzato, è sempre pericoloso. Il Long Covid c’è sempre, anche se un po’ meno pericoloso con Omicron 5″.
PREGLIASCO: “SIAMO IN FASE DI TRANSIZIONE, OMICRON 5 MOLTO CONTAGIOSA”
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università “Statale” di Milano, è intervenuto ai microfoni di “Unomattina Estate” nel corso della puntata andata in onda lunedì 27 giugno 2022. L’esperto ha fatto il punto della situazione sulla pandemia di SARS-CoV-2, spiegando che “siamo in una fase di transizione e dobbiamo ancora aspettarci andamenti di crescita nel tempo, un po’ come le onde di un sasso in uno stagno. Questo virus ci prende sempre un po’ alla sprovvista con nuove varianti e in particolare Omicron 5 sfugge dalla protezione conseguente alla malattia. Ci sono soggetti che ricadono in malattia e anche soggetti vaccinati che si infettano comunque. Attualmente siamo in una fase di ricrescita, che speriamo arrivi a un picco nel breve periodo. Paghiamo anche un po’ la libertà che ci siamo guadagnati dopo un lungo periodo di difficoltà”.
Per quanto concerne la mascherina, non obbligatoria nel settore pubblico, ma nel privato sì, Pregliasco ha asserito: “Si tratta di aspetti legislativi, ma dobbiamo considerare che questa malattia si è rabbonita di suo. Tanti sono vaccinati, quindi anche se si ammalano non subiscono effetti particolari, ma dobbiamo essere ancora progressivi nelle riaperture e questo perché nei momenti di affollamento il rischio c’è. In questo senso, si tratta di ridurre la probabilità dell’infezione e i focolai”.
PREGLIASCO: “UN TERZO DEI MALATI COVID HA STRASCICHI SUL LUNGO PERIODO”
Nel prosieguo di “Unomattina Estate”, il professor Fabrizio Pregliasco si è concentrato anche sull’argomento vaccini: “Dovrebbero in futuro essere a disposizione preparati aggiornati con la presenza delle nuove varianti. Intanto, però, le persone ultra80enni o superfragili devono farsi la quarta dose. Questa crescita di casi positivi dimostra che il virus circola e in autunno si avrà una campagna vaccinale come quella dell’influenza: l’iniezione sarà raccomandata probabilmente dai 50 anni in poi. La malattia è un po’ più ‘buona’, ma la quantità di contagi determinata da questa variante resta alta. Omicron 5 è più contagiosa addirittura del morbillo e della varicella”.
Infine, una battuta sulla questione Long Covid: “Un terzo delle persone ha degli strascichi sul lungo periodo e non è facile approcciarli – ha chiarito Pregliasco –. Talvolta sono sintomi sfumati ed è dunque importante rivolgersi al proprio medico, ma anche a laboratori che si stanno attrezzando. Per alcuni individui c’è una persistenza della sintomatologia e si cerca quindi di fare qualcosa. Le problematiche della stanchezza e delle difficoltà respiratorie vengono attenuate attraverso una riabilitazione”.