Iniziano a moltiplicarsi gli allarmi da parte degli addetti ai lavori, alla luce dell’aumento forte dei contagi covid di questi giorni dovuti ad Omicron 5. Fra i più preoccupati sembrerebbe esservi Fabrizio Pregliasco, direttore del Galeazzi di Milano, nonché docente di virologia della Statale, che ha spiegato a riguardo: “Eravamo già in pre allerta – le sue parole riportate da SkyTg24.it – per un rialzo dei contagi” Covid “in autunno, ma la presenza di questa nuova variante Omicron BA.5 ci ha sorpreso. Questo virus presenta una contagiosità estrema, superiore addirittura a quella del morbillo e della varicella, con un R0 che oscilla tra i 15 e i 17: basti pensare che la variante Wuhan”, quella originaria, “aveva un R0 di 2,5, mentre la Delta di 7. Questi valori rappresentano il numero medio di casi secondari rispetto a un caso indice, quindi” sono “valori che la rendono molto più temibile: una persona” infettata da BA.5 “può contagiarne altre 15 o 17”.



Di parere simile l’epidemiologo Carlo La Vecchia, collega docente di Pregliasco all’università Statale di Milano, che interpellato oggi dai microfoni di Repubblica si dice convinto che la nuova ondata andrà avanti almeno fino alla fine del mese di agosto: “Il Covid è tornato. Oggi è di nuovo molto diffuso”, molto più di quanto emerga dai bollettini giornalieri perché “da noi molti evitano i test ufficiali per non doversi chiudere in casa”, mentre per esempio “in Gran Bretagna ne hanno preso atto e non richiedono più la quarantena per i positivi” a Sars-CoV-2.



OMICRON 5, LA VECCHIA: “I CASI VERI SONO SOPRA I 100MILA”

“Il risultato – prosegue La Vecchia, come si legge su Skytg24.it – è che i 30-35mila casi giornalieri ufficiali sono sicuramente sopra 100mila, in realtà. L’indice di positività è una spia eloquente” e “al 19% possiamo considerarlo alto. Questo ci porta a stimare che i positivi in questo momento siano tra 2,5 e 3 milioni, mentre il dato ufficiale è sotto ai 600mila”.

Quindi, sulla durata della nuova ondata, aggiunge: “è alimentata da Omicron 4 e 5, soprattutto 5. Sono due sottovarianti di Omicron. Hanno già attraversato alcuni Paesi del mondo con impatto limitato, ma tra salita e discesa l’ondata si prenderà un paio dei mesi estivi: è iniziata all’inizio di giugno, avrà il picco a fine mese, presumibilmente impiegherà tutto luglio per riscendere”. In ogni caso La Vecchia non vede una situazione di allarme: “non vedo particolare ragione di allarme. La situazione negli ospedali resta di stress limitato”.